18 Il sabato, alle quattro, Thérèse andò, come aveva promesso, alla porta del cimitero degli Inglesi. Trovò Dechartre davanti al cancello. Era serio e turbato: parlava appena. Lei era contenta che non dimostrasse la sua gioia. La condusse lungo i muri deserti dei giardini, fino a una strada stretta che lei non conosceva. Lesse sopra una targhetta: via alfieri. Dopo aver fatto una cinquantina di passi: «È là» le disse. Thérèse lo guardò con una tristezza infinita. «Volete che entri?» Lo vide risoluto e lo seguì senza dir niente, nell’ombra umida del viale. Attraversarono un cortile dove l’erba spuntava fra le lastre di pietra. In fondo, si elevava un padiglione a tre finestre con delle colonne e un frontone ornato di capre e ninfe. Sulla soglia muscosa, girò nella serratura una chiave c

