CAPITOLO 14: Bang Bang

1744 Words

CAPITOLO 14 Bang BangI raggi del sole non erano ancora riusciti a snodare il mantello nero calato dalla notte sulle cime dell’Aspromonte. Il confine che decretava l’esilio dell’estate era appena stato varcato, ma dentro l’abitacolo del furgone il respiro di Salvatore Macrì si allungava già in una piccola nube bianca. Ai lati della via tortuosa che l’uomo percorreva a fari accesi, diretto al lavoro, reti arrugginite custodivano campi coltivati a uva. Piante di fico d’india e grovigli di rovo lottavano per il dominio di un muretto a secco costruito incastrando sassi dalle forme irregolari. Una rigida fila di cassonetti dell’immondizia, bruciati e forati dai proiettili, fronteggiava il cumulo di bombole esauste che occupava un podere abbandonato sull’altro versante della contrada. Il bar da

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