Giocare? A cosa dovevamo giocare? Eppure avevo capito che potevo lasciare la festa. Pensai mentre apriva la porta di una stanza lasciandomi entrare. Gelai sul posto. Era una camera da letto e il click alle mie spalle compresi che era la serratura.
No! Non era possibile. Pensai sentendo alle mie spalle Harrison che mi stringeva. La sua erezione sbatteva contro il mio sedere e le sue mani furono sotto al vestito in cerca dei miei seni.
No! Pensai agghiacciata. Non era vero! Mia madre non poteva avermi fatto questo. Non stavo per essere usata come merce di scambio per un contratto cinematografico.
Avvertii la cintura di lui venire slacciata e sfilata dal pantalone.
Non poteva stare per accadere a me, pensai girandomi. Lui era di fronte a me, col pantalone calato e la cintura stesa. Si
