45° espiazione Colpo di pedale dopo colpo di pedale. Goccia di sudore dopo goccia di sudore. Sforzo muscolare dopo sforzo muscolare. Sotto un cielo tragicamente sgombro di nuvole. Mi sfianco lungo la salita. Metro dopo metro. Curva dopo curva. Respiro dopo respiro. Pulsazione dopo pulsazione. Zainetto sulle spalle. Auricolari alle orecchie. Puntando alla vetta. Accumulando fatica. Espiando la mia colpa. E quando squilla, rispondendo al telefono. «Babbo, lo fai giocare Rambaldi la prossima partita?» chiede Mattia dall’altra parte, nella nostra casa di Bologna. «A te che ti cambia?» faccio io pedalando e ansimando. «Ce l’ho nel fantacalcio.» «Proprio lui dovevi prendere?» «Ho anche Salvigni e Martinelli.» «Ma ce l’avete tutti con me?» «Me la porti la maglia numero nove di Rambaldi?

