Story By Roberto Mistretta
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Roberto Mistretta

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Il maresciallo Bonanno
Updated at Mar 30, 2020, 19:46
Chi si cela dietro agli occhi pelosi? Che segreti nasconde quel cadavere? Come ricucire i rapporti con Vanessa? Rogne inaspettate per il maresciallo dei carabinieri Saverio Bonanno pronto a togliersi l’uniforme e partire per la sospirata vacanza a Ustica. Travagliato e perennemente a dieta, in continua rotta di collisione coi colleghi e in famiglia, Bonanno si ritrova a dover decifrare un delitto dai troppi punti oscuri. Le indagini lo porteranno a spostarsi tra note località balneari dell’isola: Agrigento, Porto Empedocle, Sciacca, Cefalù, e i paesini della Montanvalle, spicchio di provincia nel cuore della Sicilia agreste, sperso tra le vallate verdeggianti di grano e gli uliveti dei monti sicani, dove vivono procaci acconciatrici e carrozzieri disinvolti, focose vedove e bancari untuosi, poeti pretenziosi e sindaci sputacchianti, farmacisti allupati e amici linguacciuti. Un romanzo palpitante di sentimenti ed emozioni, che tra un sorriso e un affiorar di commozione vedrà Bonanno dipanare l’intricata trama e far luce sul lato oscuro dell’essere umano.
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Il bacio della mantide
Updated at Mar 30, 2020, 19:46
L’affascinante Agatina Barresi, detta la Catanisa, è sposata con Cristenzio Marchiafava, rampollo di una ricca famiglia nobiliare di Villabosco. Dopo aver a lungo accarezzato il sogno di divenire madre, ha dovuto arrendersi. Da quel momento la convivenza tra i due ha assunto il peso di una condanna, tenuta insieme dalla necessità di salvaguardare le apparenze. Fino a quando la Catanisa esplode due colpi di pistola contro il marito la sera che un romantico velo di neve è sceso su Villabosco, sconvolgendo l’atmosfera perfetta di una romantica serata che il maresciallo Saverio Bonanno sta trascorrendo in compagnia della bella Rosalia Santacroce, sensibile assistente sociale. A Bonanno non piacciono le persone arroganti, men che meno quando hanno i santi in paradiso, e se il suo fiuto gli suggerisce che c"è del marcio va a muso duro. Contro tutto e tutti. Tanto più che per pudore o coda di paglia, il professor Marchiafava tiene bordone dal letto d"ospedale alla consorte. Quando i suoi peggiori presentimenti si avverano, Bonanno non si stupisce, ma c’è in gioco il buon nome dell"Arma da tutelare, e la pistola d’un carabiniere da ritrovare. Una pistola che spara e uccide tutti quelli che incontra sulla sua strada. Siciliani e albanesi. Quale mano preme il grilletto? A Bonanno spetta sbrogliare la matassa, mentre sotto il cielo dell’isola seguiamo anche le vicissitudini di un ragazzino kosovaro, Mishna, costretto in fretta e furia a diventare adulto per colpa di belve senza scrupoli che stuprano, saccheggiano, uccidono senza mai volgere lo sguardo al cielo. Mishna ha un paio di stivali da recuperare e deve portare a compimento la propria missione. Ne va del suo onore. Ma l’innocenza non potrà mai più recuperarla. Come lui tanti altri bambini nel Kossovo. Una nuova, intrigata indagine, per il maresciallo dalla scorza dura e il cuore di panna, come sempre affiancato dal fidato brigadiere, Attilio Steppani e dal carosello di personaggi che abbiamo già conosciuto nei precedenti romanzi. Roberto Mistretta, vincitore della 40° edizione del prestigioso Premio “Alberto Tedeschi” Giallo Mondadori, con La profezia degli incappucciati, primo siciliano ad aggiudicarsi tale riconoscimento, vive e lavora a Mussomeli (Cl), la Villabosco dei suoi romanzi. Laureato in Giornalismo, scrive per il quotidiano La Sicilia. Ha curato l’inchiesta sul Giallo siciliano con interviste a Santo Piazzese, Gaetano Savatteri, Domenico Cacopardo, Ottavio Cappellani, Andrea Camilleri e altri autori. E’ autore del radiodramma Onkel Binnu sulla cattura di “zio Binnu” (Bernardo Provenzano), trasmesso con successo dalla WDR di Colonia nel 2008 e replicato a settembre 2018. E’ autore dei volumi: Giudici di frontiera, con prefazione di Giancarlo De Cataldo, raccolta di interviste a magistrati impegnati in prima linea nella lotta alla mafia; Il miracolo di don Puglisi, che racconta la conversione di Giuseppe Carini, oggi testimone di giustizia, avvenuta grazie al parroco di Brancaccio; Rosario Livatino: l’uomo, il giudice, il credente, una completa biografia del giudice ragazzino assassinato dalla mafia; Il titano di pietra/Mussomeli e il suo castello, con foto del Maestro Melo Minnella. E’ autore della serie del maresciallo Saverio Bonanno tradotta con successo in Austria, Germania e Svizzera e riproposta in Ebook, a maggio 2018, dal suo editore tedesco, la Luebbe di Colonia. Con questa casa editrice, ha pubblicato: Il maresciallo Bonanno/Un’indagine siciliana e Il canto dell’upupa (finalista a Salernoir 2019).
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Il canto dell'upupa
Updated at Mar 30, 2020, 19:46
In Sicilia il rosso la fa da padrone. Rosso delle arance che crescono rigogliose, rosso dei fichi d’india maturi, rosso del sole che la infuoca, delle passioni che infiammano i suoi abitanti. Anche il rosso del sangue che ne macchia la terra. Come quello del cadavere con cui deve fare i conti Saverio Bonanno, maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, animo sanguigno e qualche chilo di troppo. Il pestaggio sospetto d’un noto pappone sa di lezione, ma in Sicilia nulla è come appare e a complicare la vita al maresciallo ci si mette quel cadavere con la testa fracassata. Troppo amico dei bambini, sussurrano i bene informati. Lo sbirrume pizzicantino di Bonanno però dice altro, fiuta l’aria, percepisce a pelle carrettate di rogne. E lui ha imparato a fidarsi del suo istinto. Quando poi entrano in scena l’upupa, col suo canto cupo e lugubre, e Salomone, che invade la rete con la promessa della venuta di un nuovo millennio, e nomi altisonanti, di gente intoccabile, le domande si moltiplicano. Tra false piste, bambini dagli occhi tristi, una focosa assistente sociale e diversi ricatti, Bonanno si farà largo tra le fitte trame di un crimine che poco ha che fare con lupare e pistole, e più col buio dietro i nostri occhi. E cercherà di far luce anche lì dove l’oscurità predomina. Con Il canto dell’upupa, l’irascibile protagonista in uniforme uscito dalla penna di Roberto Mistretta, conferma la sua indole bonaria e indomita. L’autore riesce a compiere il miracolo di guardare con ironia anche le vicende più crude, innestando su una trama abilmente costruita nel segno della denuncia civile, situazioni in cui i personaggi si muovono con originale e spiazzante leggerezza. Nella migliore tradizione del giallo siciliano. Roberto Mistretta vive e lavora a Mussomeli (CT), la Villabosco dei suoi romanzi. Laureato in Giornalismo, scrive per il quotidiano “La Sicilia”. Ha realizzato diversi scoop ripresi da Verissimo, Maurizio Costanzo Show, Tg Rai e Mediaset, “Il Corriere della sera”, “La Stampa”, “la Repubblica”. Ha curato l’inchiesta sul Giallo siciliano con interviste a Santo Piazzese, Gaetano Savatteri, Domenico Cacopardo, Andrea Camilleri e altri scrittori e scrittrici. Ha vinto premi letterari e ha partecipato a festival e manifestazioni culturali a carattere italiano ed europeo. È autore del radiodramma Onkel Binnu sulla cattura di “zio Binnu” (Bernardo Provenzano), trasmesso con successo da Radio Colonia in Germania. Le sue ultime pubblicazioni sono: Giudici di frontiera (2011), raccolta di interviste a sei magistrati impegnati in prima linea nella lotta alla mafia con prefazione di Giancarlo De Cataldo; Il miracolo di don Puglisi, (2013), che racconta la sofferta conversione di Giuseppe Carini, oggi testimone di giustizia, avvenuta grazie al parroco di Brancaccio assassinato dalla mafia; Rosario Livatino: l’uomo, il giudice, il credente (2015), una completa biografia del giudice ragazzino assassinato dalla mafia; Il titano di pietra/Mussomeli e il suo castello (2015), con foto del Maestro Melo Minnella. È autore della serie del maresciallo Saverio Bonanno tradotta con successo in Austria, Germania e Svizzera e riproposta in e-book, a maggio 2018, dal suo editore tedesco, la Luebbe di Colonia. Lo scorso anno, con Fratelli Frilli Editori, ha pubblicato Il maresciallo Bonanno. Un’indagine siciliana, primo episodio della serie. Il suo racconto, Il marranzano d’argento con protagonista il maresciallo Bonanno, compare nell’antologia Una finestra sul noir dedicata all’editore recentemente scomparso Marco Frilli.
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