Capitolo XXXIXPorto di Cesarea L’acqua del mare di Cesarea era fredda quando gli zeloti guidati da Bar-abbâ si immersero tra le onde di una piccola insenatura poco a sud del porto romano. Gli uomini erano nudi, per non correre il rischio di essere trascinati verso il fondo dal peso degli abiti intrisi d’acqua. E portavano stretto tra i denti, come unica arma, l’affilato sica. Poche bracciate e furono all’imboccatura del porto. I legionari di Decio Furio Salario di sentinella non si aspettavano certo un attacco dal mare e nessuna delle guardie sembrava particolarmente attenta a ciò che succedeva all’interno del perimetro dei moli di pietra chiara. Tanto più che il sole ancora basso all’orizzonte permetteva loro di muoversi nell’ombra. Come i ribelli avevano già notato arrivando in vista de

