|Sunshine| - Hyunlix

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Sentii il telefono vibrare, era Jisung che mi chiamava 

"Jisung si sto arrivando" risposi direttamente 

"Si bhe pensavo ti fossi perso" rise un pò nervosamente, quindi pensai che Minho  fosse già li 

"Infatti mi ero perso" diedi conferma al suo dubbio 

"Sei impossibile" rise dall'altra parte del telefono "noi siamo tutti qui" disse enfatizzando sul tutti.

Sapevo che mi stava avvisando della presenza di Hyunjin.

"Io sono alla porta" mi girai e vidi Jisung che mi faceva segni con la mano alzata

Davanti a lui c'era Minho affiancato da Chan 

-giustamente non poteva mancare lui- 

Mi lamentai mentalmente, vicino a lui sedeva annoiato il principe dell'università.

A stento lo riconobbi, si era tinto i capelli di biondo e probabilmente si era messo le extentions perché erano più lunghi di come mi ricordassi, aveva un dolcevita nero aderente  e dei jeans bianchi con degli strappi. Persi un battito. Era splendido. 

Ebbi l'istinto di scappare e tornare a casa, ma lo sguardo di tutti era su di me, ormai era tardi per cambiare idea

"Lix ce ne hai messo di tempo"  mi prese le spalle mentre mi sedevo vicino a lui

Poggiai il gomito sul tavolo ed il mendo alla mano

"Prima o poi mi abituerò a queste strade" sospirai. Sentivo lo sguardo di Hyunjin su di me, ma non volevo guardarlo.

"Jisung diceva che probabilmente non hai mai bevuto il soju" disse Minho

"No mai" confermai 

Chan fece un sorriso enorme 

-cazzo ridi?-

iniziai ad alterarmi, ma feci un respiro profondo e mi autoimposi di calmarmi 

"Allora devi provarlo" lo guardai e feci il sorriso più finto che io abbia mai fatto

"Però" pensai ad alta voce "già non so se ritroverei la via di casa così, figurati se bevo" 

Jisung mi scosse "io abito qui vicino, se volete possiamo continuare da me dopo, oggi ho casa libera" 

"Io devo tornare a casa dopo, ma voi divertitevi" rispose Chan. La gioia che mi procurarono quelle parole era indescrivibile.

Scrissi a mia madre per avvisarla e poi iniziai a bere.

Dopo la quarta bottiglia iniziai a perdere la concezione di quello che avevo intorno.

Feci per aprire la quinta, ma qualcuno me la prese di mano.

"Basta, hai bevuto troppo e non sei abituato al soju" era da tanto, troppo che la voce di Hyunjin non mi ordinava qualcosa 

"Hyunjin..." lo guardai finalmente, anche se ero un po' intorpidito  "ridammela" mi sporsi dall'altra parte del tavolo, praticamente buttandomi addosso a lui che rimase sorpreso. Riuscì a riprenderla ed iniziai a ridere, lui teneva il suo sguardo duro su di me.

"Non guardarmi così" continuai a ridere "fammi un sorriso che sei così carino oggi" poi guardai Jisung "anche tu sei bello oggi Jisung, ma Hyunjin di più"

"Felix forse è il caso di smettere di bere" mi disse il mio amico scoiattolo, anche lui un po' goffo nei movimenti 

"No" risposi stringendo la bottiglia "ho pensato così tanto in questi giorni... e adesso è tutto vuoto nella mia testa" mi resi conto che gli studenti di informatica mi guardavano un po' stupiti e risi nuovamente 

"Felix" disse duro Hyunjin "dammi la bottiglia"

Sbuffai "stai sempre ad ordinare cose a tuttiiii" mi avvicinai al suo volto che ora non mi faceva più paura grazie all'alcol "che modo orrendo di usare quelle bellissime labbra" dissi puntando il dito contro le sue labbra per poi toccarle e spingerle leggermente indietro facendogliele schiudere per lo stupore

-cosa cazzo ho appena detto??-

Avvicinai nuovamente la bottiglia alle mie labbra e continuai a bere

"Io direi che è il caso di andare a casa di Jisung" rise Chan 

Mi girai verso di lui "ma tu..." lo indicai "come cazzo è che ridi sempre?" 

Lui rise di nuovo e sta volta lo seguii a ruota. 

Iniziò a girarmi tutto intorno e non capii bene come mi ritrovai appoggiato alla spalla di Hyunjin mentre andavamo da Jisung

"Dov'è Jisung?" Chiesi girando la testa per cercarlo

"È sulle spalle di Minho, non lo vedi?" Mi rispose Hyunjin. La sua voce non era dura , gli sorrisi un pò stupidamente.

"Puoi portarmi anche tu sulle spalle?" Chiesi avvicinando il mio viso al suo.

Si girò ed i nostri sguardi si incrociarono.

"Potrei ma non voglio" sorrise lui

"Uffaaa sei un principe cattivo" dissi poggiando un dito sulla sua guancia

Lui fece un sorriso con i denti e guardò le proprie scarpe.

Una volta arrivati a casa di Jisung, Minho dovette frugare nelle tasche del padrone di casa per trovare le chiavi.

Io iniziai a ridere pensando che se fosse stato cosciente sicuramente a Jisung non sarebbe dispiaciuta la situazione.

"Conviene che noi che siamo i più sobri ci dividiamo e stiamo attenti a loro, non si sa mai" propose Minho a Hyunjin guardando Jisung che dormiva beatamente sulle sue spalle

"Io sto benissimo" uscì dalla mia bocca

"Sisi stai benissimo" mi accarezzò i capelli Hyunjin , per poi guardare Minho "io sto qui sul divano con lui, tu porta lo scoiattolo in camera sua"

"Non chiamarlo così" disse Minho fingendo di essere arrabbiato.

Quando quei due salirono le scale Hyunjin mi aiutò a sedermi sul divano

Mettendosi poi accovacciato sul pavimento di fronte a me in modo che i nostri sguardi fossero alla stessa altezza

Mentre i suoi occhi mi analizzavano, le mie mani si mossero da sole ed iniziai ad accarezzargli i capelli delicatamente 

"Che c'è?" Girò un pò la testa di lato per guardarmi meglio mentre io continuavo a giocare con i suoi capelli "ti sono mancato mentre mi evitavi?" Sorrise leggermente 

Io annuii "davvero?" Continuò lui, io annuii nuovamente, mise una mano sulla mia guancia accarezzandola "potevi tenerla la felpa, stava meglio a te" annuii ancora.

Hyunjin si leccò il dito per poi passarlo sulle le mie guance per togliere il correttore. 

Il mio cervello si spense completamente e mi fiondai sulle labbra del ragazzo di fronte a me mettendogli le mani dietro la nuca per avvicinarlo di più a me.

Dapprima lui non si mosse mentre io continuavo a lasciargli piccoli baci sulle labbra per poi prendere il suo labbro inferiore tra i denti e tirarlo un pò verso di me, lo sentii gemere leggermente, riuscii a fargli schiudere le labbra ed entrai con la lingua, spostai le mani sulle sue guance per portarlo ancora più vicino a me, facendolo entrare tra lo spazio delle mie gambe.

Arretrai leggermente per guardarlo, in quel momento sentii le sue grandi mani stringermi da dietro la schiena azzerando completamente la distanza dei nostri corpi per poi concentrarsi sulle mie labbra,baciandomi con intensità e lussuria, le nostre lingue si esploravano l'un l'altra e giocavano tra loro.

Sentii la sua figura alzarsi su di me per poi ritrovarmi sdraiato sul divano con Hyunjin sopra di me che continuava a baciarmi, si staccò ed io sentii subito la sua mancanza, che però svanì quando lo sentii sciogliere la bandana che avevo al collo per lasciarci dei baci bagnati e dei morsi, ansimai mettendo una mano sotto il suo dolcevita per toccargli l'addome, glielo sfilai di dosso ed invertii le nostre posizioni, volevo assaporare Hyunjin il più possibile.

Iniziali a baciare il suo petto soffermandomi sui capezzoli  prima baciandoli e leccandoli, poi mordendoli.

Sentii Il neo biondo gemere sotto di me e allora continuai

"Cazzo Lixie..." ansimò. Non era abbastanza, volevo che mi desiderasse come io volevo lui. Strusciai il mio bacino contro il suo, procurandogli un sonoro gemito. Tornai sulle sue labbra che mi aspettavano vogliose mentre continuavo a spingere con i fianchi verso la sua intimità che iniziò a gonfiarsi sotto di me.

Si spostò leggermente per riprendere fiato "hai giocato abbastanza bimbo" disse ansimando "ora ti faccio vedere come fanno i grandi" 

Non ebbi neanche il tempo di realizzare le sue parole che mi ritrovai sotto di lui mentre mi guardava con un ghigno malizioso e delle ciocche di capelli che gli coprivano il viso, mi morsi il labbro. Quanto cazzo era bello?

Mi spostò i capelli sudati dalla fronte e si avvicinò al mio orecchio mordicchiandolo

"Se ti mordi di nuovo il labbro così.." disse continuando a giocare con il mio orecchio "ti scopo così forte da rompere il divano in due"

Per tutta risposta mi morsi nuovamente il labbro avvicinando i mio viso al suo in modo da provocarlo ed alzai i miei fianchi verso i suoi.

"Mmmmhh" fu quello che uscì dalla sua bocca, poi iniziò a leccarmi le guance "devi finirla di metterti questo cazzo di correttore addosso" quasi grugnì 

Io che ero completamente in balia dell'alcol e della situazione gli presi la testa tra le mani "mettimi il tuo cazzo addosso e poi ne riparliamo" gli sussurrai  sulle labbra ansimando.

Un verso quasi animalesco uscì dalla sua bocca ed iniziò a mordermi prima le guance, poi il collo, il petto mentre con le mani  iniziava a sbottonarmi la camicia dal basso.

Mi leccò delicatamente le labbra per poi iniziare a baciarmi la pancia, con una mano strinse la mia intimità ancora ricoperta dai pantaloni facendomi sussultare, mentre con la lingua giocava con l'elastico dei pantaloni arrivando sotto i boxer. 

"Hyunjin..." ansimai

Fece per abbassarmi la zip dei pantaloni quando una luce sopra le scale si accese

"Cazzo" imprecò Hyunjin abbotonandomi velocemente la camicia e riprendendo il suo dolcevita che era caduto a terra

Trovò il telecomando della televisione e la accese azzerando il volume.

Intravidi Minho scendere le scale mentre ero ancora un po' confuso , vidi con la coda dell'occhio Hyunjin che si metteva un cuscino tra le gambe, sorrisi istintivamente, poggiandomi sulla spalliera del divano fingendo di guardare il documentario sui pinguini che davano in Tv.

"Siete ancora svegli?" Ci chiese Minho 

"Mhmh" annuì indifferente Hyunjin con le braccia indietro che reggevano il suo peso.

Minho si sedette vicino a lui "dormo qua con voi  che Jisung si è preso tutto il letto e sto morendo di sonno" disse sbadigliando, poi mi guardò "tu Felix ti sei ripreso?" Sentii anche lo sguardo di Hyunjin su di me 

"Non proprio..." non sapevo esattamente da cosa non mi fossi ripreso, se da quello che era appena successo o dall'alcol "ho la testa che scoppia"ammisi

"Prova a sdraiarti" mi disse Hyunjin fui sorpreso che non me lo stesse ordinando, ma suggerendo.

Mi sdraiai con la testa sul cuscino, mi ci volle veramente poco prima di addormentarmi, guardando il documentario sui pinguini con la mente che però pensava ben altre cose.