Canto XIX

968 Parole

Canto XIX Parea dinanzi a me con l’ali aperte la bella image che nel dolce frui liete facevan l’anime conserte; 3 parea ciascuna rubinetto in cui raggio di sole ardesse sì acceso, che ne’ miei occhi rifrangesse lui. 6 E quel che mi convien ritrar testeso, non portò voce mai, né scrisse incostro, né fu per fantasia già mai compreso; 9 ch’io vidi e anche udi’ parlar lo rostro, e sonar ne la voce e «io» e «mio», quand’era nel concetto e ‘noi’ e ‘nostro’. 12 E cominciò: «Per esser giusto e pio son io qui essaltato a quella gloria che non si lascia vincere a disio; 15 e in terra lasciai la mia memoria sì fatta, che le genti lì malvage commendan lei, ma non seguon la storia». 18 Così un sol calor di molte brage si fa sentir, come di molti amori usciva solo

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