Winston non poté fare a meno di buttare un'altra occhiata di straforo alla faccia mongola di Mar tin. Non c'erano cicatrici, comunque. Julia era impallidita un pó, così che, per un momento, risalta rono le efelidi. Ma continuò a guardare fisso O'Brien, con coraggio. Mormorò qualcosa che parve un assenso. «Bene. Allora è tutto sistemato.» C'era un portasigarette d'argento, sulla tavola. Con un'aria assente, O'Brien spinse la scatola verso Winston e Julia, ne prese una sigaretta, s'alzò in piedi e cominciò lentamente a passeggiare su e giù per la stanza. Come se quello stare in piedi lo facesse pensare più ordinatamente. Le sigarette erano molto buone, molto piene e molto ben confezionate, e la carta era particolarmente sottile e leggera. O'Brien diede un'altra occhiata all'orologio da p

