W: contenuti sessuali espliciti
Vi farebbe piacere essere invitate ad una festa dove non conoscete nessuno dalla vostra amica, che appena arrivate, ti abbandona per andare chissà dove? No, non credo. Sfortunatamente mi sono lasciata trascinare senza opporre un minimo di resistenza, sarebbe stato inutile.
Mi guardo intorno alla ricerca di in angolino in cui mettermi tranquilla e noto con piacere che c'è un piano bar. Ottimo, almeno posso bere.
Mi siedo su uno degli sgabelli cercando di non prendere troppo spazio con il mio vestito di tulle bianco.
Ordino una vodka lemon e muovo la testa a ritmo di musica aspettando che il barista mi porti l'unica gioia della giornata.
"Come mai una ragazza bella come te se ne sta tutta sola all'angolo bar?" una voce calda arriva alle mie orecchie e quando mi volto, l'aria esce completamente dai miei polmoni. E chi è questa creatura bellissima ora?
Mi perdo nei suoi occhi e non riesco a rispondere immediatamente. Arrossisco e lui sorride.
"Fammi indovinare... Le amiche ti hanno trascinata qui con la forza e ora ti hanno lasciata qui."
"È andata proprio così." ammetto sorridendo, è come se non potessi evitarlo.. È così bello.
"Magari invece di stare qui, potremmo andare a ballare. Anche mio fratello sembra essere sparito, magari possiamo farci compagnia a vicenda."
"Non so neanche come ti chiami." cerco di trovare una scusa, ma non ci credo neanch'io. In realtà non vedo l'ora di stargli più vicino.
"Rimedio subito."
Si alza dallo sgabello accanto al mio, prende la mia mano dicendo il suo nome.
"Kol Mikaelson." poi ne bacia il dorso.
Rimango sconvolta da questi suoi modi galanti che quando mi chiede di ballare con lui annuisco senza neanche accorgermene.
Ci ritroviamo al centro della pista, volteggiando in mezzo ad altre coppie, per un lento.
I suoi occhi profondi e ipnotici non lasciano mai i miei, il suo profumo mi assale e sento la mia testa girare per un attimo, ma faccio finta di nulla.
Iniziamo a parlare e con la scusa della musica e della confusione decidiamo di spostarci in un altro luogo, una camera precisamente.
Kol chiude la porta dietro di sé e poi mi guarda con un sorriso.
"Decisamente meglio non trovi?" mi domanda ed io annuisco vigorosamente non sapendo fare altro mentre si avvicina a grandi falcate.
Senza aver tempo di metabolizzare la sua vicinanza, mi sono ritrovata le sue labbra sulle mie.
Un piccolo e casto bacio.
"Perdonami, desideravo farlo già dal primo attimo che ti ho vista." Sorride accarezzandomi la guancia.
"Fallo di nuovo." Dico senza pensare e lui sembra quasi sorpreso.
Porta di nuovo le sue labbra sulle mie e questa volta faccio in modo di approfondire il bacio facendo danzare la mia lingua con la sua.
Qualcosa mi dice che dovrei stare attenta, che non è normale che mi faccia questo tipo di effetto, che lo conosco da poco. Eppure quando le sue dita abbassano delicatamente le spalline del mio vestito, non riesco a fermarlo, anzi inizio a sbottonare la sua camicia.
Una volta completamente nudi, mi prende fra le sue braccia, senza mai smettere di baciarmi e mi adagia sul letto.
Si separa da me e mi guarda come se non avesse mai visto una donna in vita sua.
"Sei stupenda." mi dice ed io per la prima volta in vita mia, ci credo davvero.
Sorrido, non saprei cosa dire davanti a suoi occhi che mi guardano con tutta quell'adorazione.
Si sdraia completamente su di me, mantenendo il peso con le sue braccia e inizia a baciare ogni centimetro del mio corpo, lentamente, dedicando la stessa quantità di attenzione ad ogni piccolo lembo di pelle.
Mentre scende lungo la pancia, inizio ad inarcare la schiena. È la prima volta che qualcuno mi tocca in questo modo e il piacere mi da alla testa.
Le sue labbra arrivano fino al mio punto più sensibile e quando capisco cosa sta per fare è troppo tardi. Una delle sue mani si chiude sul mio seno mentre l'altra si trova su una delle mie gambe per cercare di tenermi ferma; la sua lingua si muove lenta sul mio clitoride, lasciando uscire qualche lamento dalla mia bocca. Chiudo gli occhi e cerco di non urlare quando ruota la lingua più velocemente. Inizio a sentire uno strano calore allo stomaco e poi tutti i miei muscoli si tendono. Sono vicina.
"Guardami." mi ordina e io apro gli occhi a fatica per incontrare i suoi e proprio in quel momento mi lascio andare a quell'enorme piacere che mi ha appena provocato.
Si tira su verso di me e mi bacia sulle labbra e infine si poggia con la testa sul mio petto in un semi abbraccio.
"Dove sei stato fin'ora?" chiedo ormai completamente persa di questo ragazzo che alla fine neanche conosco.
"Magari un giorno te lo racconterò."