XXXIII «Dove mi devo fermare?», chiese Anna rivolgendosi alla sorella intenta a rispondere ad un messaggio sul cellulare. «Ah sì scusami, fermati qui, grazie», rispose sollevando il capo. «Vuoi che venga con te?». «No resta pure qui, ci metterò un attimo». «D’accordo». Chiara aprì lo sportello e attraversò la strada fermando le macchine con la mano. Anna la guardava spaventata. «Mi sa che ha proprio perso la testa, ha ragione Elia», pensò ad alta voce. La vide entrare in un negozio di abiti da cerimonia, proprio all’angolo della strada. Uscì poco dopo con il suo futuro in mano e il volto di chi stava per andare in guerra. Quando rientrò nell’auto aveva il fiatone. «Chiara mi dici che cosa ti sta passando per la testa? Fai cose strane, sembri fuori di te e hai una faccia sconvolta»

