Capitolo diciottesimo “Signor Alberti, buonasera.” “Maresciallo!” esclamò l’uomo riconoscendo Gunther che gli veniva incontro con aria trafelata. “Qual buon vento… Come sta?” “Non troppo bene. Ho avuto un problema alla macchina e mi si è fermata qui fuori. Volevo chiamare un carro attrezzi, ma ho pensato a lei. Certo, non è una Ferrari, ma forse può darle un’occhiata…” “A dir la verità stavo per chiudere, ma se posso darle una mano volentieri…” fece l’uomo dimostrandosi disponibile. Sperava di tornare a casa a breve, ma non se la sentiva di essere scortese con il carabiniere. “Mi farebbe un immenso piacere. Ha cominciato ad andare a singhiozzi, come se non arrivasse gasolio e poi si spegneva. Sa, io di motori non me ne intendo un granché…” “Non c’è problema. Le do subito un’occhiata.

