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Ma suo figlio lo odiava. Lo odiava perché si era avvicinato a loro, e ora rimaneva lì a guardarli; lo odiava perché li aveva interrotti; lo odiava per l’esaltazione e l’enfasi dei suoi gesti, per la magnificenza della sua testa, per il suo essere esigente ed egocentrico (perché era lì, che pretendeva la loro attenzione); ma più di tutto odiava la frenesia e il cicalio dell’emozione del padre che, risuonando intorno a loro, disturbavano la perfetta semplicità e l’agio dei suoi rapporti con la madre. Fissando immobile la pagina, sperava di indurlo ad andarsene; puntando il dito su una parola, sperava di richiamare l’attenzione della madre che, lo notò con rabbia, ebbe un’esitazione quando suo padre si fermò. Ma no. Niente avrebbe spinto il signor Ramsay ad andarsene. Stava lì, e si aspett
