XNerone e Poppea si sposarono a palazzo in un clima festoso ma circoscritto alla corte. Fuori era il finimondo. Reso ufficialmente noto che Ottavia era stata ripudiata e destituita, oltre che esiliata in un’isola pressoché sconosciuta, il popolo si infiammò di una rabbia cieca. Inferociti, i romani dilagarono nelle strade prendendo a sprangate le statue di Poppea appena erette e portando in trionfo quelle di Ottavia, ricoperte di fiori. Nella furia devastatrice della folla anche templi e negozi e basiliche, che nulla avevano a che fare con le nuove nozze di Cesare, vi andarono di mezzo e riportarono danni ingenti. La guardia fece cordone intorno ai cortili del palazzo, pure la gente urlante pareva incontenibile. Nelle strade dell’Urbe i pretoriani arginavano a fatica quella che assumeva

