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625 Parole
— 0x5 — «Sono un genio!» esclamò Lulz, dopo aver ascoltato ciò che l'app aveva intercettato dal telefonino di Giulia. All'inizio gli era quasi preso un colpo, la registrazione partiva dall'urlo della professoressa, e lui aveva il volume delle cuffie troppo alto; ma funzionava benissimo, aveva il pieno controllo del cellulare di Giulia. Fece una copia della rubrica e dell'archivio dei messaggi; avrebbe potuto localizzare in qualsiasi momento la sua posizione, registrare qualunque conversazione, attivare la fotocamera, inviare sms. Da quel momento, Giulia non avrebbe più avuto un briciolo di privacy, almeno finché il suo cellulare fosse rimasto acceso. Si sentiva invaso da un'eccitazione crescente, sentiva il battito del cuore accelerare mentre guardava tutte le informazioni che stava rubando. Era come se avesse un potere illimitato sulla vittima; poteva controllare ogni aspetto della sua vita privata e questo gli dava una sensazione di onnipotenza. Non vedeva l'ora di esplorare tutte le sfumature della personalità di Giulia e di utilizzare quell'informazione a suo piacimento. «Quindi, questa sarebbe la professoressa di Matematica che tanto odi... ora ci penso io, baby. E questa Vale, uhm... vediamo un po' chi è» disse, scorrendo ancora una volta l'elenco degli amici di Giulia su f*******:. Non gli fu difficile individuarla. «Eccoti qui: Valentina Armenise. Già dal nome sembri una che non si prende troppo sul serio. E dalla foto pure. Una brunetta tutto pepe, eh? E che ti atteggi con quel telefonino in mano? Arriverà anche il tuo turno dolcezza, ma prima devo occuparmi della prof.» *** «Minchia!» esclamò Vale, «questa è la tua descrizione precisa.» «Hai visto?» replicò entusiasta Giulia. «Ho trovato questo sito in cui c'è scritto che utilizzano una tecnica innovativa; sinceramente all'inizio ero scettica, ma ho voluto tentare lo stesso. Dai, registrati anche tu!» «Lo sai che non ci credo a ‘ste cose.» «Intanto con me ci ha preso in pieno.» «Dici? Ma com'è che mia nonna è nata il tuo stesso giorno ed è completamente diversa da te?» «L'ora esatta di nascita è fondamentale. Guarda, secondo loro sarei nata alle dieci e quarantasette precise; invece, io sapevo di essere nata alle undici, erano quei tredici minuti di differenza che mi facevano calcolare male il mio tema.» «Sarà...» «Aspetta, mi è arrivato un messaggio dall'app, senti qua: "Attenta Giulia, oggi sei nel mirino di Mercurio e Plutone. Una persona odiata proverà a metterti in difficoltà e potrebbe riuscirci. Non hai grandi probabilità di successo, per cui cerca di evitare il confronto. Ma non preoccuparti, ben presto avrai la tua rivincita".» Giulia guardò Vale sbigottita. «Cavolo, hai visto? Se l'avessi letto prima, oggi non sarei proprio venuta a scuola.» «Ma dai, non dire fesserie, è solo una coincidenza.» «Dici? La verità è che questo sito è fantastico. Vediamo che altro mi permette di fare l'app.» Giulia premette l'icona del drago, accedendo al menu del programma. «Ma c'è solo un tasto: "Chiedi all'oracolo". Oracolo?» «Scusa, ma che sito è?» «Un nome strano: Il mondo di Lulz. Chissà che vuol dire.» «Lulz... sarà il nome di un mago» azzardò Vale. «Senti un po' qua» disse Giulia mentre accedeva al servizio, «dice: "Fai una domanda all'oracolo e, se le condizioni astrali permetteranno di conoscere una riposta certa, ti invieremo un responso". Ma che cavolata...» Scoppiarono a ridere. «Prova a chiedergli se domani la stronza ti interrogherà anche in Fisica.» Giulia digitò la domanda: "Sarò interrogata in Fisica domani?" «Chiediamogli qualcos'altro» disse Giulia, continuando a scrivere «"Quando avrò la mia rivincita su quella befana della Malerba? Verrò ammessa agli esami di maturità? Gianni mi tradisce?" Ci pensi se mi risponde di sì a quest'ultima?» Scoppiarono di nuovo a ridere. «Vabbe', basta cazzate per oggi» disse Giulia, riponendo il cellulare nello zaino, «dammi il diario che segno i compiti.»
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