IIl mio amico Edoardo è stato spettatore, e in certo modo attore, della singolare battaglia dei terrazzani di Palèo; e finalmente, dopo tante settimane di ostinato silenzio, si è deciso a raccontarmene alcuni episodi: quelli appunto cui ha partecipato.
Prima ancora che io li conoscessi, essi mi avevano fatto capire quanta parte avessero avuto nel cambiamento di umore, se non proprio di carattere, che avevo riscontrato nel mio amico dopo il suo forzato ritorno dall’Isola.
Il suo racconto è durato un paio d’ore: forse mai Edoardo ha parlato tanto a lungo come quella sera del dicembre scorso, e mai io ho ascoltato con tanta attenzione; sicché scrivendo io posso ricalcare e quasi ripetere le parole dell’amico.
— Tu sai — cominciò a dirmi Edoardo — che non ho mai voluto parlare di quell’avve
