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2886 Parole

Ancora oggi non riesco a comprendere perché io accettassi tutta quella finzione, quella commedia, quella meschina parodia, senza protestare. L’unico mio pensiero era quello di andarmene al più presto. Chiesi il conto, e con la migliore grazia di questo mondo mi fu risposto che nulla dovevo in quanto ospite, ospite gradito della città di Fuliscia. A buon conto misi sul tavolo una carta da mille lire; gli occhi di tutti la fissavano, spalancati non tanto dalla bramosia, quanto dallo stupore; come dinanzi a un tesoro, e per dir meglio come dinanzi a cosa sconosciuta, di cui si ignori l’uso e finanche il nome. Ero già sulla porta, quando vidi venirmi incontro con grandi scappellate di saluto il mio accompagnatore. — Ho pensato, signore, che fosse scortesia lasciarla sola in una città che non

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