Io e Chishiya siamo stati svegli tutta la notte, lui mi ha raccontato del piano e io sono pronta ad agire.
Mi ha spiegato che vuole ottenere tutte le carte da gioco e mi ha chiesto di rubarle, visto che essendo la nipote del Cappellaio sarà facile per me intrufolarmi nella sua stanza e prendergliele.
Anche se la Spiaggia non le ha ancora raccolte tutte, quelle sono la maggior parte e ne abbiamo bisogno.
L'unica difficoltà è conoscere la combinazione della cassaforte, ma Chishiya mi ha detto di non preoccuparmene, perciò rimane solo un piccolo dettaglio...
Sta sera il Cappellaio affronterà un game e, a sorvegliare la stanza del capo, ci sarà l'odioso Niragi e io dovrò in qualche modo entrare in quella camera...
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"Misaki? Misaki ma quanto dormi?"
Una voce mi disturba e mi sveglia irritandomi.
"Lasciami stare Karube." Mugugno io stiracchiandomi un po'.
"Scusa ma dormivi da tutto il giorno, tutti si sono radunati giù per salutare il Cappellaio, sta andando a partecipare ad un game." Mi spiega Karube.
Non vedo come questo mi possa interessare, ma più prendo coscienza e più mi ricordo del piano stabilito.
Mi alzo di scatto e mi tiro su dal letto.
"Scusa Karube ma devo lavarmi e fare delle cose, ci vediamo dopo?" Gli chiedo io in preda all'ansia.
"Si, certo." Mi risponde lui un po' esitante.
Io sorrido in modo molto falso, visto che non sono capace a fingere, così lui capisce che deve andarsene.
"Tutto bene?" Mi chiede. Mi sa che non lo ha capito.
Io annuisco sempre sorridendo.
"Vi vedete dopo ha detto." Dice Chishiya comparendo dalla porta.
"Oh, allora a dopo." Risponde infine Karube andandosene via.
Chishiya ride tra sé e sé.
"Che c'é?" Gli chiedo io, sentendomi anche un po' in colpa per come se n'é andato via Karube.
"Gli ho messo paura." Sbotta lui.
Io lo guardo male.
"Smettila e ora dimmi cosa vuoi." Gli dico io.
"Tieni." Mi lancia qualcosa e noto che è un vestito.
"Perché?" Gli chiedo io confusa.
"E' la tua arma." Mi risponde lui.
"No, assolutamente no, non farò la gatta morta con Niragi per distrarlo." Rispondo io anche con un po' di imbarazzo.
"Vuoi aiutarmi oppure no? Ti aspetterò nell'ultima stanza del corridoio, ovvero la mia, porti Niragi fino a lì e dopodiché lo rinchiudiamo dentro. Prendiamo le carte e ce ne andiamo via." Mi dice lui.
Penso che dovrei comprendere anche Karube in questo piano, ma almeno in questo modo non rischia nulla.
"Come fai a sapere che nessun'altro controllerà la stanza del Cappellaio?" Gli chiedo io con il timore che accresce in me.
"Ho i miei metodi, in fondo la stanza della videosorveglianza serve anche a questo." Mi risponde lui.
Annuisco e prima di andarsene mi dice un' ultima cosa.
"Se noti che il vestito ti sta un po' stretto è solo per evitare che tu rompa un'altra regola, si capisce che non puoi nascondere armi lì sotto." Commenta lui guardandomi in modo strano.
"Ho capito, ora, vattene." Rispondo io frettolosamente.
Lui mi saluta e se ne va via.
Oddio cosa mi tocca fare...
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E' tardi ed è il momento di agire.
Osservo il vestito che mi ha procurato Chishiya, è rosso e molto, ma molto attillato. Inoltre quando me lo metto noto uno spacco sulla coscia destra e, addosso, il vestito è ancora più striminzito di quanto me lo immaginassi. Mi sento un insaccato, aveva ragione Chishiya, non ci si potrebbe nascondere nulla sotto questo robo.
Lascio i miei capelli biondi sciolti e come succedeva rare volte, decido di truccarmi un po'.
Esco dalla stanza e quando passo nel corridoio principale mi guardano letteralmente tutti.
Voglio scappare e tornare in camera mia ma non posso, devo recitare.
Piano piano cerco di arrivare al piano superiore ma, come sempre, qualcosa deve andare storto.
"Dove vai vestita da puttana?" Mi chiede la gentile Sakura.
"Non sono affari tuoi." Rispondo io. "E inoltre, è solo un po' stretto ma non è da puttana questo vestito."
"Di là ci sono le camere dei membri esclusivi della Spiaggia, te la fai con uno di loro?" Mi chiede lei ridendo.
"No! Stavo solo, andando a cercare Chishiya, siamo amici." Mento io.
"Beh se lo vuoi sapere era in piscina." Mi informa lei.
Ma come? Doveva aspettarmi nella sua camera, come da piano.
"Vieni, ti accompagno da lui." Mi intima lei.
"Grazie..." Rispondo io un po' diffidente.
Arriviamo in piscina e cerco Chishiya ma non lo vedo da nessuna parte, inoltre c'é moltissima gente ed è quasi impossibile muoversi.
Lo continuo a cercare, mentre Sakura mi prende per mano e mi porta dove vuole lei.
Arriviamo da un tavolo, come l'altra volta, pieno di alcolici e seduti ci sono i suoi amici tutti ubriachi.
"Forza siediti, lui arriverà a momenti." Mi urla Sakura, dato il volume assai alto della musica.
"Va bene, grazie." Le rispondo io sempre con un tono di voce alto.
Nel mentre continuo a cercarlo con lo sguardo, ma l'unico che posso notare è il capo dei lottatori Aguni che, come mai era successo prima, mi sta esaminando con attenzione da capo a piedi.
Che imbarazzo...
"Ehi te lo fai uno shot?" Mi chiede un ragazzo seduto vicino a me.
Io cerco di negare ma mi viene dato in mano un bicchiere e tutti mi incitano a bere e, pensando che non mi avrebbe fatto nulla, lo bevo tutto d'un sorso.
Tutti esultano e ridono e, come un' ingenua, mi faccio prendere dalla situazione e continuo a bere insieme a loro.
Dopo circa sei o sette shots mi gira la testa, ma tra gare e giochi nessuno si ferma e nemmeno io.
"Misaki! Ma che stai facendo?" Mi chiede Chishiya urlandomi contro.
"Ti stavo cercando." Rispondo io.
"Ho visto, forza muoviti." Mi prende per una mano e mi trascina con sé.
Lui inizia a dirmi qualcosa ma la mia testa gira un po' per i cavoli suoi e capire quello che mi sta dicendo diventa troppo difficile per me.
"Hai capito?" Mi chiede lui.
"Si!" Rispondo io.
Cosa avrei dovuto capire?
Mi lascia da sola e lui va per un'altra strada. Ehm, okay...
Salgo le scale in cui mi sono ritrovata e mi accorgo di essere nel piano in cui alloggiano i membri esecutivi della Spiaggia e come da programma, Niragi è appoggiato allo stipite della porta del Cappellaio.
Faccio un respiro profondo, anche se non ho più ansia come prima.
Lui è vestito con i suoi soliti jeans neri, la camicia nera e bianca e, come sempre, quel mitra in mano. I capelli corti neri gli ricadono sul viso, quel viso coperto da piercing che lo rendono proprio il classico cattivo ragazzo.
Mi avvicino a lui, faccio dei piccoli passi quando mi accorgo che ai piedi non ho più le scarpe, ma quando è successo?
Lui finalmente si gira e mi guarda spalancando gli occhi.
"Se ti sei persa bambolina te la mostro io la strada." Mi dice lui iniziando a ridere.
"No, idiota, ehm volevo dire..." Devo immettermi di più nell'ottica che devo provarci con lui ed evitare di insultarlo. "Stavo cercando te." Rispondo infine, cercando di usare una voce meno aggressiva.
"E che cosa vuoi da me?" Mi chiede lui puntandomi improvvisamente la pistola addosso.
Io dovrei spaventarmi, ma non lo faccio, ringrazio il potere dell'alcol.
Appoggio dolcemente una mano sull'arma e la sposto.
"Non lo faresti mai." Rispondo io, facendomi anche scappare un sorriso.
Lui mi prende velocemente dal collo, facendomi fare un giro su me stessa, per poi stringermi a lui.
La mia schiena è attaccata al suo petto e la sua mano è ferma saldamente sul mio collo, ma senza farmi male.
"Cosa ci fai con questo vestito, non sai che è proibito?" Mi sussurra lui all' orecchio.
"E' proibito anche il fatto che tu mi stia toccando Niragi, ti ricordo che potresti venire ucciso, questo è quello che ha ordinato il Cappellaio." Controbatto io.
"Sto solamente facendo il mio dovere, sotto i vestiti si potrebbero nascondere delle armi, perché non sei in costume come tutti?" Mi chiede lui sempre con un tono provocatorio.
"Perché, la cosa ti distrae?" Rispondo io senza pensarci.
Lui sorride. "Non sai quanto." Mi dice infine.
"Beh, peccato che non puoi farci nulla, perché se mi farai qualcosa..." Tolgo con forza la sua mano dal mio collo e lo guardo in faccia. "Non esiterò a parlarne con mio zio." Dico con tono superiore.
"Pensi che le sue minacce mi facciano paura?" Mi chiede lui venendo verso di me e mettendomi con le spalle al muro.
Appoggia un braccio vicino alla mia testa e mi guarda intensamente.
"Dovrebbero, non hai paura di morire?" Gli chiedo io.
"E tu?" Mi punta di nuovo il mitra addosso e poi si riavvicina a me tirando fuori la lingua e iniziando a muoverla in un modo che senza volere trovo eccitante.
Distolgo lo sguardo e lui sorride di nuovo, poi si allontana da me e torna davanti alla porta della stanza del Cappellaio.
Come faccio a portarlo in camera di Chishiya? Sembra impossibile.
"Mi serve una mano." Gli dico io.
Lui mi guarda stranito.
"Mi dovresti aiutare a fare una cosa." Gli ridico io.
Guardo infondo al corridoio, quella è la stanza di Chishiya, ma come dovrei portarlo lì dentro?
"Che vuoi?" Mi chiede lui con l'aria svogliata.
"Non riesco a togliermi il vestito da sola." Dico io tutto d'un getto.
Cazzo, cazzo, cazzo. Ma come mi è venuto in mente? Quali problemi mentali mi affliggono?
Lui mi prende per la mano e mi tira verso di lui. Io gli cado letteralmente addosso e mi ritrovo contro il suo corpo.
Lui lascia la pistola a terra e mi afferra per i fianchi.
"Potevi dirmelo prima bambolina ubriaca." Mi dice lui con un tono di voce basso.
Io deglutisco e poi alzo lo sguardo.
Niragi è davvero sexy e io non posso evitare di provare piacere.
"Non qui." Rispondo io. "Vieni con me."
Gli faccio cenno di seguirmi.
"Non posso, devo restare qui, questa è la stanza del Cappellaio e io devo sorvegliarla." Mi dice lui per poi baciarmi il collo.
Io lo stacco velocemente e mi tolgo dalla sua presa.
"Potrebbero passare tutti qui, non è meglio una stanza?" Gli chiedo io sperando di convincerlo.
Lui ci pensa su, poi sorride.
Dopodiché mi prende e apre la porta della camera del Cappellaio, portandomi lì dentro con lui...
Non intendevo questo!