CAPITOLO 18

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CAPITOLO 18 «Fra quanto farà buio?», volle sapere Gaia. Stava in piedi nella cabina di comando, vicino a Sajan. Il sole del tramonto disegnava lunghe ombre sulla superficie del lago e, mentre girava la testa, lei vide rughe di angoscia che segnavano la pelle attorno ai suoi occhi. Da quando avevano liberato le tre foche nel nuovo territorio a sud, il ragazzo trascorreva ore e ore davanti al rilevatore GPS, seguendo le movenze dei tre animali. Si staccava dal monitor solamente quando tutte e tre approdavano a riva. «Un’ora circa», rispose il capitano Mafusuilov Bulagat, al timone: «Ma non abbiamo bisogno di luce per tornare indietro. Possiamo stare qui tutta la notte, se volete.» Durante gran parte del mattino e del pomeriggio non avevano parlato molto. Gaia e Sajan, assieme a Stepanov

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