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3 Non è facile parcheggiare la 130 a Trastevere. È come pretendere di tenere un elefantino al posto del gatto di casa. Alla fine ho trovato un buco intorno a Piazza San Cosimato e trotterellando sui sampietrini sottobraccio alla mia signora arriviamo al Folkstudio. Mi aspettavo un teatro, anche piccolo, ma un teatro. Questo sembra invece un teatrino di marionette. C’è odore di muffa, pasta e fagioli e segatura. Però è accogliente. Può darsi sia l’aria di Trastevere che mi mette di buon umore… Mi piace. Marietta si guarda intorno, divertita. So cosa sta pensando: “Siamo i più vecchi!” mi dice nell’orecchio. In effetti il più grande fra le barbe e le minigonne che siedono insieme con noi sui sedili di legno non deve avere più di trentacinque anni. Il che significa, a conti fatti, che io p

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