4 L’Eur mi piace, ma non ci abiterei. È un quartiere moderno, solenne, funzionale, perennemente marino per i bianchi delle architetture in risalto sull’azzurro del cielo e per la brezza salmastra che arriva da Ostia… Troppo spazioso ed efficiente, per essere Roma. L’ E42 doveva essere il ponte fra l’Italia in cui sono nato, provincialotta, contadina, un po’ papalina e un po’ mangiapreti, solo apparentemente fascista, e un’Italia moderna, “europea” appunto, vagheggiata dal regime ma mai decollata. E l’Eur è rimasto sospeso nella dimensione di un fantastico plastico futuribile. Un altezzoso transatlantico carico di velleità, varato troppo tardi e naufragato subito. Disteso in fondo al mare con l’eleganza intatta delle sue linee. “Il signor Campanella?” chiedo a un ragazzone biondo dentro u

