Capitolo Due

1491 Parole
20.000 persone. Venti mila persone americane avevano scelto di loro spontanea volontà di comprare il biglietto del concerto di una band sudcoreana. Tutti loro erano appena stati avvertiti a colazione che circa 3000 persone erano già in fila fuori dall'arena, incredibile ma vero. Jungkook era un semplice ragazzo di ventun anni che quella sera, insieme ai propri migliori amici, si sarebbe esibito davanti a 20 mila persone, in una arena, a Los Angeles. Il giorno stesso del concerto è frenetico, certo anche i precedenti lo sono ma questa sarebbe stata la data zero del tour nord americano e il castano si sentiva carico e pieno di energia. Sono numerosissime le cose da portare a termine entro e non oltre le due ore prima dell'inizio del concerto quindi dopo essersi alzati presto, una abbondante colazione, palestra e riscaldamento, eccoli li pronti tutti e 7 sul palco dentro l'arena ancora vuota per provare, per sicurezza, per l'ultima volta luci, microfoni, posizioni, ripassare la scaletta ed eventuali modificazioni sulla tabella di marcia. Erano soliti avere un rituale che li aiutava molto a memorizzare in fretta la scaletta e le varie pozioni da mantenere: il tutto consisteva nel sedersi in cerchio per terra nel backstage e ognuno di loro, partendo dal leader, aveva il compito di ripetere ad alta voce un passaggio difficile o esprime un proprio dubbio su qualche tipo di cambiamento. "Okay ragazzi, ripassiamo la scaletta. Partiamo da IDOL." esordì Namjoon "Dobbiamo ricordarci di non avanzare troppo, perché il palco è di mezzo metro più corto rispetto a quello che avevamo a Seoul perciò abbiamo 50 centimetri in meno di spazio per muoverci." "Mezzo metro è tantissimo, se qualcuno di noi avanza di troppo, potrebbe ritrovarsi contro le casse audio." affermò Hoseok. "Abbiamo provato molte volte IDOL su questo palco ristretto, anche poco fa è andata bene durante le prove, dobbiamo solo ricordarci di arretrare un po' prima dei due ritornelli e ci staremo." continuò Jimin sicuro di sé. "OOKAYY la seconda parte complicata è il cambio abiti prima di Just Dance ed Euphoria. Io e Jungkook dobbiamo scendere dal palco più velocemente degli altri perché avremo appena un paio di minuti per cambiarci." Hoseok si girò verso il più piccolo del gruppo con fare interrogativo. "Kookie, sei pensieroso? Ti preoccupa qualcosa della tua esibizione solista?" Questa domanda lo spiazzò. Era da un po' che gli vagava per la mente un pensiero riguardo alla propria esibizione di Euphoria. Avrebbe voluto con tutto sé stesso che quella sua canzone scatenasse effettivamente una vera e propria euforia nel pubblico che lo guardava. Non ne aveva ancora parlato con i suo hyung però cominciava a credere che quello sarebbe potuto essere il momento adatto. "Mh..beh.. In realtà io vorrei proporre una cosa al nostro manager..." "Jungkook che fa una proposta? WHOAH da quando sei diventato così professionale? Qualsiasi idea sia io approvo." Se ne uscì così Taehyung dal nulla. Lo guardò e gli sorrise. "Sei un performer eccezionale Kookie, ti ho mai detto quanto mi piace guardare la tua esibizione di Euphoria? Non stacco mai gli occhi dagli schermi che abbiamo nel backstage." Jungkook abbassò lo sguardo arrossendo. No, Taehyung non gliel'aveva mai detto e facendoglielo sapere adesso aveva appena scatenato un uragano nel suo cuore. Il castano finì preda dei suoi sentimenti al solo pensiero che mentre lui saliva su quel palco immenso a cantare da solo, Taehyung lo guardava, teneva gli occhi fissi su di lui per apprezzare come si esibiva. A causa di questi pensieri perse il filo del discorso, non si ricordava più di cosa stava parlando e se stava effettivamente parlando di qualcosa. "Kookie? La proposta quale sarebbe?" Jin lo scosse, tirandogli un braccio e facendolo rinsavire. "Ah si! Beh ecco io..ovviamente se ne parla per un prossimo tour però io..vorrei...volare." Alzò lo sguardo e le espressioni degli altri membri non erano per niente convinte, la maggior parte di loro sembrava non star capendo cosa Jungkook intendeva. Tutti tranne Taehyung. Lui lo guardò, gli sorrise, si alzò in piedi trionfante e disse: "Ommioddio tipo imbragato ad un braccio meccanico che ti solleva in cielo???" "ESATTO! È esattamente così che me lo sono immaginato!" E mentre il maknae fu entusiasta e completamente esaltato, Taehyung si avvicinò velocemente a lui, gli prese la testa tra le mani avvicinando i due visi fino a far scontrare le loro fronti. Il corpo di Jungkook smise di rispondere agli stimoli, il suo cuore si fermò e la sua respirazione accelerò nervosamente. "Le nostre menti funzionano all'unisono Kookie, sono l'unico che ha capito cosa intendevi e la ritengo un'idea davvero pazzesca. Sarebbe un modo carino per avvicinarsi anche alle fan più lontane dal palco, ci avevi pensato?" Disse allontanandosi lentamente ma senza mai rompere il contatto visivo col castano, facendo scivolare le sue mani dalla testa del più piccolo alle sue spalle. "S-si...n-no, i-io- ehm" "Si o no?" "N-no, non ci avevo pensato ma ora che me lo fai notare tu..." Rispose cercando di ricomporsi il più possibile. Poi all'improvviso quel momento magico finì e Taehyung si girò verso gli altri per chiedergli di sostenerlo in questa idea. Non appena il suo corpo si fu spostato, lasciando a Jungkook la visuale completa sugli altri membri, notò un'espressione corrucciata e per niente positiva sul viso di Namjoon. "Va bene Taehyung, torna a sederti ti prego. Dobbiamo finire di ripassare la scaletta, l'idea di Jungkook può essere archiviata per ora. Ne riparleremo." Disse il leader rivolto chiaramente a Taehyung ma senza staccare gli occhi di dosso da Jungkook, occhi per un secondo gli fecero quasi paura. Velocemente finirono, portando a termine tutti gli impegni per quella giornata e gli vennero date due ore di tempo per lavarsi, riposarsi se ne avevano bisogno prima di tornare all'arena dove si sarebbe tenuto il concerto. In un attimo arrivarono le 19 e tutti e sette si ritrovarono catapultati nel vortice della preparazione pre live. Mentre Jin e Yoongi venivano truccati, Jungkook, Namjoon e Jimin avevano le parrucchiere armate di spazzale, phon e piastra che gli sistemavamo i capelli. Taehyung e Hoseok erano già pronti ed erano stati portati in un'altra stanza per indossare gli abiti da scena, posizionare e impostare i microfoni. Fecero gli esercizi di riscaldamento della voce per le corde vocali, si allacciarono le scarpe, ripassarono velocemente le coreografie più complicate, ripeterono ad alta voce come muoversi sul palco principale e quando spostarsi sul secondo palco. "17 minuti!" Urlò un componente dello staff. Vennero velocemente condotti sotto al palco, le costumiste controllarono gli ultimi ritocchi suoi vestiti da scena che indossavano. Jungkook sentiva Jimin e Taehyung ripetersi a vicenda il discorso in inglese che avrebbero dovuto fare ma lui era tranquillo su quello perché sapeva di saperlo e anche nel caso in cui se lo fosse dimenticato, sapeva di poter improvvisare. Non era ancora particolarmente bravo in inglese, stava studiando ogni giorno per migliorarsi ma riteneva di essere abbastanza capace di comunicare e farsi capire. "9 minuti!" "Okay ragazzi, tutti qui!" gli incoraggiò Namjoon. "Prima data in nord America ma non è la prima data della nostra vita. Siamo pronti, siamo carichi, siamo a prova di proiettile. 1, 2, 3, BANG-" "-TAN!" Urlarono tutti e sette, unendo le loro mani al centro. "5 minuti!" "Si va, si va! In bocca al lupo ragazzi, fate del vostro meglio e spaccate tutto!" Salirono di corsa sulla pedana, uno alla volta posizionandosi ai propri posti. Si misero gli in-ear. "2 minuti! Ricordatevi che la pedana farà un piccolo salto, rimanete immobili finché non sarà completamente ferma!" Gli ricordò velocemente un membro dello staff. Annuirono. "59 secondi, 58, 57, 56, 55-" Si spensero le luci, i ragazzi sentirono l'arena esplodere in un urlo. L'adrenalina stava salendo, il caldo aumentava e Jungkook non vedeva l'ora di poter sbottonare quella giacca e ballare. "Non vedo l'ora di sbottonare questa giacca." Sentì arrivare questa frase al suo orecchio. Si girò verso Taehyung che parlò di nuovo. "Fa già caldissimo!" "Sei agitato V-ssi?" Gli disse in tono scherzoso. "No Jungkook-ssi. Si chiama adrenalina. E tu sei agitato?" "Il giusto." "Prendi la mia mano." Lo guardò esterrefatto. "Prendimi per mano Jungkook-AH!" Fece ciò che il più grande gli stava chiedendo. "Ecco, ora ti passo via contatto parte della mia adrenalina." Gli sorrise e il maknae si beò di queste piccole attenzioni che il biondo aveva nei suoi confronti, decise di godersi a pieno quel semplice contatto. "20 secondi, 19, 18, 17,- SI SALE, 15, 14,-" La pedana cominciò ad alzarsi lentamente ma Jungkook non riusciva a spostare gli occhi dal viso di Taehyung e anche l'altro continuava a mantenere il contatto visivo imperterrito finché non vennero investiti dal buio. Sentirono uno scatto negli in-ear, segno che da quel momento in poi avevano i microfoni accesi. Le luci si accesero, la folla gridò e solo in quel momento Taehyung spezzò il contatto, lasciò la sua mano per posizionarsi al proprio posto prima di cominciare a ballare sulle note di IDOL.
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