XXI.Si era separata dal giovane con parole leggere, ma i nervi, mentre aspettava alla porta, erano tesi come le corde di un violino. Non essendo mai venuta a contatto con le malattie mentali, l’idea la spaventava alquanto. La fece entrare in casa la stessa cameriera del giorno prima. La signora Ferse era col capitano; la signorina Cherrell voleva favorire in salotto? Dinny aspettò per qualche tempo nella stanza dove Jean era stata rinchiusa. Sheila entrò e disse: «Ciao! Aspetti la mamma?», e se ne andò di nuovo. Quando Diana comparve, il suo viso aveva l’espressione di chi cerca di rendersi conto dei propri sentimenti. «Perdonami, cara. Ripassavo delle carte. Faccio l’impossibile per trattarlo come se nulla fosse successo». Dinny le s’avvicinò e le accarezzò il braccio. «Ma non può durar

