Via Verdi numero 31, commissariato di polizia. Piano primoLo portarono in commissariato senza riguardi e lo lasciarono in una cella di attesa fino al mattino. Seduto sul suo scranno, in un angolo come un sacco. Giorgio Paludi lo convocò dopo essersi andato a fare una siesta sul divano di casa. Gli lesse una serie enciclopedica di capi d’imputazione. L’uomo sembrava non ascoltarlo. – Sono stanco. Stanco e malato. – Signor Mann, la sua recita è finita. – Lei si sbaglia. Non sono mai stato un buon attore. – No. Ma credo sia stato un buon assassino. L’uomo sulla sedia a rotelle iniziò a ridere, poi tossì, poi rise ancora. – Mi ha visto bene? – Mi è bastato guardare cosa teneva nascosto sotto casa. – E cos’ha trovato? Dei cadaveri in un’impresa di onoranze funebri? Originale. – E docu

