Non mi deluse. Al primo corso di economia e finanza infatti mia sorella prese la palla al balzo mentre il professore spiegava quale doveva essere il nostro prossimo obbiettivo.
“Devi proprio andare Gabriel? Non abbiamo chi ti sostituisce nella squadra.” Disse
“Mi piacerebbe restare, ma adesso che mio fratello Rafael è andato a vivere con i nonni in Australia, non posso restare.” Ci disse.
Rafael? Mi chiesi curiosa.
“Non vi ricordate di Rafael?” Chiese Thomas che ormai mi comprendeva al volo. “Quando il papà di Gabe viene a prenderci a Pasqua e in estate è sempre in sua compagnia.”
Un altro maschio. Pensai infastidita. “Perché non frequenta il Santa Maria?” Chiese Zora.
“Perché papà ormai vive in America, Micky gli porta via molto tempo.” Rispose lui.
“Micky?” Chiesi, ero arrabbiata. Sicuramente era un altro fratello.
“La mia sorellina. È piccola e insofferente, parto anche per stare con lei. Così papà potrà stare in giro per il mondo più tranquillo.” Rispose.
“Hai una sorella?” Chiese Zora stupita.
“Non è l’unico sai?” Chiese Thomas divertito.”Anche io ho delle sorelle.” Ero incredula, non solo avevano delle sorelle, ma quando ne parlavano i loro occhi erano carichi di orgoglio, non come il nonno.
“Quindi parto per tua sorella, sarà felicissima.” Scherzò Zora.
Rafael rose. “Certo, è talmente viziata che non vedrà l’ora di avere un altro schiavetto.” “Siete voi a viziarla.” Disse Thomas. “Le mie tre sorelle non sono viziate. Anche se Diamond mette lo stesso tutti noi in riga.” Rafael gli diede uno spintone. “Comunque è un bene che mi trasferisco adesso, inizio le superiori lì e farò più facilmente la domanda di ammissione ad Harvard, Yale e la Princeton.” Ci disse. “Mi raccomando voi due. Scegliete un buon indirizzo di economia quando sarà il momento.” Ci disse.
Lo guardai sorpresa. “Sembra tu già sappia cosa farai.” Dissi per poi rivolgermi a Thomas. “Andrai anche tu ad Harvard o le altre?” Chiesi.
Lui scosse la testa. “A settembre vado alla Eton di Londra e da lì poi faccio l’ammissione alla London University, Oxford, Cambridge e Durahm. Poi sceglierò dove andare.” Ci disse.
Ebbi un tuffo al cuore. Andava via anche lui. “Vi separate.” Disse Zora sorpresa come me.
“Le estati già ci siamo organizzati che stiamo insieme.” Disse Gabriel. “Non potremo mai perderci noi due ed Heinrich.”
“Però ha ragione Gabe. Quando sarà il momento scegliete la migliore università, noi vi auguriamo il meglio.”
Annuii, anche se ci voleva tempo prima che dovessimo scegliere. Per ora mi sarei goduta gli ultimi mesi con loro, anche perché dopo avrei dovuto evitare di incrociarli. Avevo un rapporto molto bello con Thomas Uriel e avrei tanto voluto dirgli che eravamo fratelli. Quello era un segno che dovevamo separarci, nostra madre ci aveva fatto giurare di non dire nulla ai nostri fratelli.
Avremo dovuto mantenere il segreto.
Non rividi più Gabriel. Al contrario Thomas ritornò al Santa Maria dopo le vacanze di Natale.
Ero sorpresa, fortunatamente non dovetti chiedere cosa fosse accaduto. Fu Zora a raccontarmi ciò che Joel aveva detto a Gellert. Il loro padre aveva picchiato entrambi a Natale, per cui la mamma li aveva rimandati al sicuro a Monaco.
Mi sentii male per i due, anche per Joel che conoscevo poco. Erano chiusi in collegio per via di quell’uomo? E perché papà non faceva qualcosa per impedirgli di fare loro del male?
“Joel piangeva. Diceva che avrebbe tanto voluto essere il figlio di Thomas invece che di quel Davis.” Mi raccontò Zora.
“Ma nostro padre non può fare qualcosa?” Le chiesi.
“Gellert mi ha detto che l’unico modo che ha per proteggerli è tenerli qui.” Mi disse. “Mi ha detto che anche Samuel è la sorella Diamond vengono torturati, Ariel Diamond studia in un collegio svizzero e femminile per volontà di Andrew Davis.”
Scossi la testa. “Gli adulti che non sanno fare i genitori non dovrebbero avere figli.” Dissi rammaricata.
“Non volerne alla mamma. Hai visto com’è il nonno, lei non è abituata a grandi effusioni anche la nonna ha dovuto reprimersi.” Mi ricordò mia sorella.
“Voglio innamorarmi Zora. Vorrei che un uomo mi guardi come lo zio Johanne guarda la zia Inger.” Dissi.
Lei annuì. “Anche io!” Disse. Al che le sorrisi. “Deve essere qualcuno che mi tratti come una regina.”
Scoppiai a ridere. “Ah si! Strano ero convinta volessi essere trattata come un principe azzurro.” Scherzai, forse avevo capito male mia sorella gli sguardi che mandava a Thea l’amica e coetanea di Pamela Keller e alla principessa araba Kalida del Qatar.
Lasciai correre e anziché riprendere i rapporti con Thomas durante enomona e finanza mi tenni molto sulle mie. Fra me e il mio amico fratello c’erano Zora e Cristian, di un anno a noi più giovane, e non volevo cambiare quello stato di cose.
“Se sei arrabbiata perché sono tornato io e non Gabriel puoi dirlo.” Mi disse una volta.
Imbarazzata non seppi che cosa risponderle. “Non è questo. Mi sono abituata senza di te. Poi andrai via tra tre anni, o sei intenzionato ad andare in una università tedesca?” Gli chiesi.
Lui scosse la testa. “Sempre in Inghilterra. Farò sempre le quattro domande e sceglierò la prima università che mi risponderà.” Rispose.
“Allora non possiamo tornare a lavorare insieme. Te ne andrai di nuovo e io ci resto male poi.” Gli rivelai.
“Pensavo ti piacesse Gabriel.” Disse arrosssndo. “Adesso si che sono in imbarazzo.”
Gli diedi un pugno sul petto. “Ma cosa hai capito.” Gli dissi scuotendo la testa offesa.” Siete entrambi uno stimolo per la materia che studiamo, per questo mi piacete come persone. Ma non potreste mai piacermi in quel modo, siete dei cretini che vanno dietro tutte le gonnelle.”
Lui si rilassò e sospirando annuì. “Siamo dei ragazzi normale e grazie a Dio tu sei una ragazzina sveglia e seria Nora. Però hai ragione, la gente viene e va, sta a noi decidere se voler cogliere l’attimo o vivere di rimpianti, io preferisco vivere di ricordi.” Mi disse. “Quelli belli e con tutti i miei amici.”
Scrollai le spalle. Aveva ragione, temevo però che col tempo gli avrei confidato fossimo fratello.
“Scusami…”
“Amici come prima?” Mi chiese.
Annuii. “Però continuerò a lavorare con Zora. Cristian non è una bela persona, è più piccolo di noi e pensa di saperne di più. Lavora tu con lui così saprai metterlo al suo posto.” Gli dissi.
“Si signora Müller.” Scherzò lui.
È così ritorneremo la nostra amicizia.
Trascorsero gli anni, mamma continuava a ridurre il suo tempo con noi. Io trascorrevo sempre le vacanze con Theodora o con Eleonora, all’occorrenza la nostra amica ballerina veniva presa per dei balletti o dei raduni di danza. Andavamo a vederla io ed Eleonora poi si partiva per le vacanze col caro Tancredi. Zora aveva iniziato a lavorare come istruttore ai campi estivi e ci separavamo.
Poi Theodora con il gemello e Thomas si diplomarono e andarono via. Quell’anno avevo scoperto cose della mia amica sconvolgenti. Ero diventata la custode del suo segreto. La sua mamma era stata la moglie del papà di Thomas. Ma cosa più paradossale, il suo papà aveva avuto dopo il matrimonio una relazione importante e tre figli con il papà di Theodora. Avevo anche conosciuto tramite le lettere lasciate a Thea un po’ della storia di mio padre e Sapphire Cooper e restai amareggiata per entrambi. Confessai a Thea che ero figlia di Thomas Keller. Era un segreto troppo grande da mantenere quando io ero a conoscenza dei suoi. Attraverso le lettere che le avevano lasciato i genitori compresi che l’amore esisteva! Così se la mia amica ne fuggiva, io a contrario decisi che quando sarebbe arrivato me lo sarei tenuta stretto.
Thea intanto avrebbe lasciato Monaco e iniziato la Royal academy a Londra ed ero felice per lei. Entrambi i miei amici sarebbero andati nel Regno Unito, Thomas a Oxford. Era stato accettato ovunque, ma aveva promesso la sua parola andando alla prima università che lo aveva contattato.