Fremito d’aria

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Fremito d’aria Sbuca in bicicletta dal canneto, jeans e felpa nera, come se fosse stato sputato dal fiume che scivola oltre la massa delle canne, e inizia a pedalare sullo sterrato sotto l’argine, verso il punto dove l’acqua fa tre salti su sbarramenti artificiali. Va parallelo a lei, sul viottolo a livello del fiume. È un ragazzo un po’ olivastro. Liliana pedala sull’argine. Il lungofiume è solitario, ancora generoso di un po’ di sole che inasprisce l’amaro delle foglie dei pioppi sparse per terra, su cui scorrono le ruote della bicicletta scricchiolando. Alza gli occhi e non vede nessuno davanti a sé, sulla strada che deve percorrere. Accelera. Lo sapeva che doveva succedere, non ci doveva andare da sola, ma la chiama sempre il fiume che si snoda piano tra canneti e pioppi, quando c

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