33.Dalia aveva lavorato sulla macchina virtuale di Li Zhu e mi aveva chiamato. Mi disse che aveva trovato qualcosa di interessante relativo a Peng, in particolare sulla sua famiglia. Propose di vederci in ufficio in salita San Matteo. Arrivai con l’inseparabile Banksy. Appena vide Dalia, le saltò in grembo, iniziando a leccarle la faccia. Cane beato. Con il peloso adagiato sulle gambe, Dalia riaccostò la sedia alla scrivania e iniziò a spiegare. “Ci ho messo un po’. Ho raccolto tutto il materiale dal computer virtuale di Li Zhu. L’ho analizzato e messo in ordine per data. Sono partita a ricostruire l’intera storia dai messaggi di posta che ha ricevuto.” “Bene dal principio. Non voglio perdermi nulla.” “Inizio col dirti, se non lo sai, che la Cina si colloca agli ultimissimi posti

