34.Il mattino seguente il sole entrava dalle mie finestre. L’orologio segnava le otto passate, ed io mi precipitai giù dal letto. Il telefono cominciò a trillare proprio in quel momento. “Pronto?” era Corrado “Si, cosa vuoi?” “Devo parlarti dell’uomo del ristorante.” “Adidas?” “Si. Ho ottenuto delle informazioni importanti.” “Non puoi venire in ufficio?” “No, non importa. Posso farlo benissimo al telefono.” “Sei ancora risentito per l’altra volta?” “Lasciamo perdere. Avremo occasione per parlarne, ora non è il momento.” “Sei a casa con Peng, immagino.” “Esatto.” “Dimmi cosa hai scoperto.” “Quello che tu hai soprannominato Adidas, all’Anagrafe si chiama Dennis Kong.” “Il suo nome dovrebbe dirimi qualcosa?” “Non per certo. Non è uno che si fa notare. È una persona che è sempre

