Si sedette. Non capiva perché pensasse a ciò che aveva di fronte come a uno schermo. Era come guardare l’orizzonte e considerarlo un televisore. Ma sapeva che era così. La mente umana ha bisogno di riferimenti. Lo schermo si accese. Suo padre, da piccolo. L’educazione rigida dei suoi nonni. Lo sfogo della penna. Un bambino chino per ore su un foglio bianco che, poco a poco, riempie di parole. Il viso è una maschera di concentrazione. L’arrivo di suo nonno. Il bambino copre in fretta il foglio con il libro di storia che avrebbe dovuto studiare. Suo nonno lo accarezza sulla testa. Il sorriso del bambino. Poi, la mano scosta lentamente il libro e scopre il foglio. Lo schiaffo. La porta che sbatte. Le lacrime del bambino. L’inchiostro si scioglie a contatto con il liquido salino che sbiadis

