Tango in via Gozzano Quando la conobbi Consuelo aveva ventitré anni. Non era alta ma ben fatta. La pelle ambrata, le gambe snelle e un modo particolare di sorridere. Io avevo diciotto anni. Non ero più un ragazzo ma nemmeno un uomo. Era maggio, forse l’inizio di giugno. Quel giorno avevo dato buca a scuola. Avevo inforcato i pedali della bici e, raggiunta via Gozzano, avevo suonato al campanello di casa sua. Un bel coraggio. Quando vidi apparire quel viso da creola con gli occhi neri come il carbone, le sorrisi con tutta l’ingenuità di cui ero capace. – Ciao – le dissi. – Ciao, cosa ci fai qui? – Pensavo che... potevamo fare due passi, se ti va. – Ho l’esame fra una settimana; però, se non stiamo via tanto... – Se no facciamo un’altra volta – dissi abbassando lo sguard

