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Sbadiglio non appena spengo in maniera fin troppo lenta la sveglia che stava continuando a suonare ininterrottamente da circa due minuti, afferro il cellulare dal comodino e stringendo gli occhi in due fessure riesco a leggere
6:14
Mercoledì 15 maggio
A passo abbastanza lento mi avvicino alla finestra e mi prendo un attimo per ammirare l'alba che stava colorando il cielo di rosa, scatto una fotografia e mi perdo in quel misto di colori, dopo essermi risvegliata del tutto lancio un'occhiata alla finestra di fronte e poi vado a prepararmi.
Infilo un semplice maglioncino e dei jeans insieme ovviamente alle mie adorate converse nere e scendo giù pronta ad accompagnare mia madre in aeroporto, non ho mai amato particolarmente gli aeroporti se non che attraverso quelli poi prendi un aereo e vai da qualche altra parte.
Sorrido a mia madre che tra le lacrime stava continuando con le sue solite raccomandazioni sia a me che a Kate, una mia cugina che, durante l'assenza di mia madre, avrebbe "vegliato" su di me.
mi abbraccia e ricambio l'abbraccio stringendola a me, nascondo il viso nell'incavo del suo collo e mi prendo qualche secondo per ispirare per un'ultima volta il suo dolce profumo
sorrido quando le sue mani smettono di accarezzarmi i capelli e la guardo negli occhi le sorrido asciugando una lacrima che era sfuggita al mio controllo e poi lascio che abbracci anche Kate
annuiamo entrambe e quando la solita voce metallica annuncia la partenza che a breve sarebbe avvenuta ci scambiamo un'altro veloce abbraccio
la saluto con la mano mentre la guardo superare il gate per Parigi e improvvisamente una sensazione di vuoto inizia a espandersi nel mio petto
mi circonda le spalle con un braccio e annuisco lentamente ma senza proferire parola, sospiro e mi giro un'ultima volta verso il gate che era stato chiuso prima di andare a casa.
Il tragitto non dura molto e non appena metto piede in camera mia mi fiondo alla libreria dalla quale estraggo un libro, si chiama Orgoglio e Pregiudizio e credo sia uno dei romanzi più belli di sempre.
Nonostante la povera Elizabeth sia costretta a sopportare Mr.Darcy per amore alla fine lui capisce i suoi sentimenti per lei e smette di respingerli, mi ha fatto riflettere su quanto la vita possa essere imprevedibile...improvvisamente qualcuno entra nella tua vita e te la sconvolge senza che tu nemmeno te ne renda conto.
Sento i passi di Kate in corridoio e chiudo il libro uscendo solo la testa dalla porta mi sono un po indispettita perché ero prossima alla fine e lei stava facendo abbastanza rumore
la guardo stranita
Inizia a scuotere la testa come una forsennata che ho quasi paura che le si stacchi dal collo alzo gli occhi al cielo per quel nomignolo assolutamente ridicolo e mi Poggio allo stipite della porta
incrocio le braccia al petto e ripenso sognante alla serata che mi sarebbe spettata di diritto, Netflix e pizza
ci metto un po ad accettare anche perché avevo poca voglia e niente, ma mi avrebbe dato fastidio se me l'avesse dovuto rinfacciare
rientro in camera e mi richiudo la porta alle spalle poggiandomi contro di essa
***
La casa è gremita di gente e non mi sorprendo per niente quando vedo diversi gruppetti riuniti con delle bottiglie e dei bicchierini da shot, sembra una discoteca più che una casa
scorgo Marco e Allison parlare e mi nasce un sorriso spontaneo sulle labbra quando mi accorgo in che modo si guardavano i due
Solo loro non l'hanno ancora capito
Mi accorgo solo adesso che Cole ci ha raggiunte e che sta parlando con Kate come se in realtà si conoscessero da una vita
mi sposto una ciocca dietro l'orecchio e non posso fare a meno di non guardarlo, stava indossando una semplice camicia bianca e dei jeans scuri, classico ma attraente
lo osservo per qualche secondo pensando che mi stia effettivamente prendendo in giro quando mi rendo conto che intorno a noi non c'è nessuna candit camera e che non rischio di ricevere qualche drink in testa.
Senza nemmeno darmi il tempo di rispondere mi prende per mano e passiamo per il salotto, dove sul tavolo principale due squadre stavano giocando a qualche stupido gioco assolutamente anti-igenico, arriccio il naso quando mai ritrovo in mano un bicchiere di alcol, dall'odore così forte che mi fa già girare la testa
lo guardo con lo sguardo misto tra scetticismo e indecisione
scambia il suo bicchiere con il mio e lo beve tutto d'un fiato lasciando il bicchiere vuoto sul tavolo
Mi sorride rivelando una fossetta che non avevo mai notato e con quel semplice gesto mi convinco a bere qualunque cosa sia in questo bicchiere
È solo un bicchiere tanto..
La quiete viene subito interrotta da Allison e Marco che irrompono nella stanza costringendoci a prendere parte a uno di quei stupidi giochi di prima
incrocio le braccia al petto quando raggiungiamo un gruppo di ragazzi che ci vengono subito presentati da Marco, il riccio al mio fianco prende posto a una ragazza dai capelli rossi che credo si chiami Sofia lo guardo male e mi siedo trascinando giù Allison
Un lancio sbagliato dopo l'altro, un bicchiere dopo l'altro, e improvvisamente la mia vista inizia ad appannarsi, mi porto una mano alla tempia e afferrando un bracciolo del divano riesco ad alzarmi rischiando di perdere l'equilibrio, a tastoni riesco a raggiungere quella che credo sia la cucina e mi appoggio al tavolo
improvvisamente due braccia mi circondano da dietro e mi giro cercando di riconoscere la persona sussurro poggiando la testa nell'incavo del suo collo
sussurro chiudendo gli occhi mentre non sento più la terra sotto i piedi
sono le ultime parole che sento prima di addormentarmi