13 U n paio d’ore più tardi eravamo nuovamente in casa della signora Zuncheddu, la quale non era riuscita a opporsi all’incontro, dato che era stato Mereu stesso a chiederle il permesso. Erano tutti presenti, per un totale di otto persone ancora una volta. Io, Sanna e il tenente eravamo in piedi, gli altri erano seduti. “Grazie di essere venuti qui, con così poco preavviso. Ci terrei innanzitutto a scusarmi con Piero Dessì per via dell’arresto”. Il giovane non sembrava particolarmente convinto da quelle scuse. “Ma, fortunatamente, il caso è finalmente risolto”. Io e il tenente ci guardammo incerti. “Signor Sanna, spero non ci abbia fatto riunire solo per darci questa notizia”, disse Cossu, seccato, “sappiamo già che è stato Maurizio ad avvelenarsi. “Non si preoccupi signor Cossu, non
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