Cap.26 Risvegliarsi nel buio

1449 Words
•Pov. Nicole• Le luce del sole entrano in camera, così metto la testa sotto il cuscino. È ancora troppo presto per affrontare una nuovo giornata. Sento dei rumori provenire dal piano di sotto. 《Ginevra?》urlo. Non mi ricordo completamente niente di ieri sera, immagino che Alex sia con Claire, quindi dovrebbe essere Ginevra, almeno che non ci sia qualche ladro. Sento qualcosa cadere così mi alzo di scatto. E mi accorgo di non essere in camera mia, nè quella di Alex o di Ginevra, rnache quella di Claire. In che guai mi ero cacciata. E di chi cavolo è questa maglietta!? O mio dio! Ditemi che non ho perso la verginità da un ubriaca! Decido di alzarmi dal letto, e di andare al piano di sotto. Scendo lentamente, cercando di non fare rumore. Inciampo per le scale, ma fortunatamente riesco a regermi. Mi affaccio lentamente verso la cucina. Vedo un ragazzo con i capelli scuri, di spalle, chi diavolo è!? Dietro di lui c'è un tavola imbandito di cibo, cornetti, succo, latte ci sono pure le crepes. Lui si gira... ...Nolan!? Mi nascondo velocemente dietro le scale. Lo avevo fatto con Nolan!? Colpa di Claire lei doveva starmi vicina e impedirmi di fare una cosa del genere, e ora come faccio, sono nei guai. Potrei scappare! Ma ho soltanto una maglietta, e non so che fine hanno fatto i miei vestiti. Potrei tornate in camera, e fingere di dormire. Ma prima o poi dovrei alzarmi, altrimenti poi sembrerebbe morta. Dovrei andare lì, a fare colazione, come se nulla fosse successo la notte prima. Forse è la soluzione migliore. Prendo un bel respiro, mi faccio coraggio. Entro《Buongiorno!》perchè cavolo sto urlando!? 《Buongiorno, ho preparato la colazione》dice indicandomi la sedia di fronte a lui. Io mi sedia ed inizio a mangiare, almeno se dice qualcosa ho la scusa di avere la bocca piena. 《Cosa ricordi di ieri sera?》quasi mi strozzo con il cornetto a quella sua domanda. 《Cosa ricordo di ieri sera...》dico con voce tremolante e bevendo un pò di spremuta d'arancia. 《Quindi?》mi chiede bevendo del caffè. 《Quello che ricordi tu》una bella risposta no? 《Ed io esattamente cosa ricordo》dice con un sorriso beffardo sulle labbra. Ma mi sta facendo l'interrogatorio!? 《Lo abbiamo fatto?》dico tutto d'un fiato. Lui scappia a ridere. Mi sta prendendo in giro!? Prendo un bicchiere d'acqua e gli lancio tutto il contenuto addosso, così si impara a prendermi in giro. 《Tu sei pazza!》dice alzandosi dalla sedia tutto bagnato. Così scoppio a ridere per la sua faccia ridicola. 《Tu mi hai riso in faccia!》gli dico continuando a ridere, mangiando il mio cornetto. 《Comunque se lo vuoi sapere sei molto sexy in intimo》dice ridendo. Sono in confusione, non so se mi sta dicendo la verità, o mi sta prendendo in giro. 《Stavo scherzando, Nicole》dice salendo al piano di sopra. Ve lo giuro, che quando torna, gli tirò un cazzotto. Lui torna, mi giro verso di Nolan, ha indosso solo un pantalone della tuta grigia. 《La maglia?》gli chiedo rigirandomi velocemente, dandogli le spalle. 《Avevo caldo》si siede davanti a me. 《A inizio marzo?》. 《A inizo marzo》dice bevendo la spremuta. 《Dove siamo precisamente?》gli chiedo. 《In una casa》. 《Ho detto precisamente》. 《In una casa tra gli alberi》mi dice. 《Sei diventato Tarzan, percaso?》lui scoppia a ridere. 《E tu sei la mia Jane》dice sfiorandomi la mano. Ritiro velocemente la mano. Perché continua a provocarmi, la deve smettere! 《Io devo tornare a casa!》dico alzancomi dalla sedia. 《Ehy dove vai così di fretta!》. 《Te l'ho detto》. 《Va bene, ti riaccompagno a casa》dice alzandosi. 《No chiamo Alex, e mi faccio venire a prendere》dico salendo al piano di sopra, per cercare il telefono. 《Non puoi》duce prendendomi il telefono da mano. 《Ridammelo! E poi perchè non potrei!?》dico cercando di prendere il telefono. 《Perchè questo posto non lo conosce nessuno, apparte me, la mia famiglia...e tu》mi dice guardando in basso. 《Perchè mi hai portata qui?》gli chiedo. 《Volevo stare un pò di tempo con te, tutto qui》. 《Quindi...siamo amici?》. 《Non so cosa siamo, o cosa saremo, so solo che tengo a te, più di quanto pensassi》midice cincendomi tra le sue braccia. Inspiro il suo buon profumo, e ricambio l'abbraccio. Non gli chiedo niente, rimango in silenzio, godendomi quell'istante. Anche se ci sono molte domande che girano nella mia testa, che sovrastano il mio cervello. Ma non voglio rovinare questo momento. Si allontana un pò, poggia il telefono sul comodino, e si gira dirigendosi verso l'armadio, prende una felpa al suo interno e l'inodossa. 《Ti accompagno a casa》rompe quel silenzio che si era creato fra noi. 《Va bene》dico io senza ribattere. Poi mi ricordo di stare solo con una maglietta. 《Dove sono i miei vestiti?》gli chiedo. 《Sono bagnati》perfetto, direi. 《Non posso uscire così!》. 《Allora resterai qui, ti vado a prendere un cambio a casa e ritorno》. 《E se vieni qualche animale》. 《Non siamo in una foresta, non c'è nessun animale!》dice lui. Improvvisamente si sente un rumore provenire da fuori. Sussulto dallo spavento. 《È il vento, Nicole!》. 《Certo, il vento, ma tu da qui non ti muovi, mi dispiace》lui da sola in questa casa, non mi lascia! 《Va bene, come vuoi, allora siamo rinchiusi qui dentro》mi dice lui appoggiandosi allo stipide della porta. 《Proviamo a cercare qualche vestito, tua madre non ha dei vestiti qui?》gli chiedo uscendo dalla porta. 《No, nessuno vieni più qui, te l'ho dettto》duce affiancandomi. 《Lo so, ma non hanno rimasto dei vestiti》. 《Dato che non vengono più non lasciano i vestiti qua non credi?》. Ci sarà un modo, io non resto qui da sola, e non torno a casa solo con questa maglietta! 《Ma forse in soffitta ci sarà qualcosa di quando mia madre era più giovane》mi dice lui con un sorrisino da strafottente. 《Andiamo!》dico io "entusiasta". Non gli darò la soddisfazione di prendermi in giro! Apra la porta《prima le signore》dice facendomi passare avanti. 《Che galantuomo!》prendo un respiro e salgo. Una delle mie paure più grandi, i ragni! C'è ne saranno a bizzeffe. 《Dobbiamo cercare in quegli scatoloni》dice indicando un ammasso di scatole nel fondo della stanza. Accende la luce, tirando un filo appeso. Prendo la prima scatola, la apro molto lentamente, libri, prima scatola, fallita! Seconda scatola, pentole, perchè si sono conservati delle pentole! 《Potresti evitare di abbassarti》dice ridendo. Io divento rossa come un pomodoro《Nolan!》dico urlando. Che figura...! E voleva riportarmi a casa con questa cosa, mia sorella mi avrebbe fatto trasferire dall'altra parte del mondo. 《L'ho trovato!》dice urlando. Prendo in mano la prima maglietta al suo interno, e vedo nello scatolo un ragno enorme. Così mi appendo a Nolan, e gli dico molto gentilmente di ucciderlo. Forse gli ho rotto un timpano, ma fa lo stesso! 《Ti vuoi calmare》. 《Porta fuori da qui quel coso!!》dico continuando ad urlare. 《Certo, se ti levi da dosso, forse posso levarlo》mi dice lui. Mi stacco leggermente da lui. Prende il ragno in mano《Vuoi accarezzarlo?》mi chiede avvicinandosi. 《Nolan! Buttalo via!》. 《Povera bestiola incompresa》dice portandolo fuori dalla piccola finestra della soffitta. 《Forza scendiamo》prende la scatola e inizia a scendere. Mi avvio vicino alla porta, e mi soffermo su una fato appoggiata su un tavolino, in foto c'è un ragazzino e un uomo adulto, che ridono in un prato, e dietro si intravedono delle lucciole. Mi sembra di aver sentito qualcosa sulle lucciole, ma sono solo pezzi di ricordi. Il ragazzino in foto, assomiglia moltissimo a Kay, forse sarà lui da piccolo. 《Stai facendo amicizia con il ragno?》mi chiede lui da sotto. 《No, no, arrivo!》scendo. Prendo un jeans nero, e una maglietta bianca. Metto le mie scarpe, e torniamo a casa.

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