Cap.9 L'arrivo alla festa

917 Words
Mi guardo per l'ultima volta allo specchio, o almeno credo. Sono circa dieci minuti che vado avanti e dietro, dal bagno alla porta di ingresso. La festa è alle otto, ora sono le sette e mezza, già dovrei stare per strada. Ho paura di arrivare alla festa e di fare lo zimbello di turno. Può darsi che l'invito di Steve sia solo una presa in giro, infondo parliamo del ragazzo popolare, perchè dovrebbe andare in giro con me? Perché proprio adesso? Solo perché ho iniziato a vestirmi "meglio"? Niente pensieri negativi, Nicole, sarà una bellissima serata, ti divertirai e sarai felice. Apro e richiudo velocemente la porta e mi avvio. Il vento mi scompiglia i capelli, no che erano sistemati. Destinazione Casa Harris. Casa sua dista circa quindici minuti a piedi dalla mia, quindi arriverò anche in anticipo. ... La casa è piena di persone, sia dentro che fuori, dove si trova una piscina immensa. La musica ad alto volume, che si sente anche a tre kilometri di distanza. Mi faccio spazio tra le persone, e finalmente riesco ad entrare in casa. Mi giro intorno cercando un viso familiare con cui posso parlare. 《Nicole, non ti facevo tipo da feste》dice una voce femminile alle mie spalle. Mi giro e mi ritrovo Elizabeth White davanti. Ma come si è vestita!? Ha indossato un paio di calze e una maglietta lunga che arriva sotto al sedere. Adesso mi spunta una sola domanda: "Che ti sei vestita a fare?" Lasciamo perdere, tanto alla fine si è sempre vestita così. 《Perfavore non iniziamo》gli dico esausta già prima di iniziare. Sono ad una festa, e non ho intenzione di litigare con Elizabeth. 《Sto solo dicendo, che mi sorprendo che tu sia qui》dice lei, facendo la finta amica. 《Non penso ti interessa, comunque è una festa sono stata invitata e ho accettato》gli dico con molta calma. 《Chi ti ha invitato? Steve?》dice lei ironica scoppiando a ridere. 《Si esatto Steve》gli dico guardando soddisfatta la sua faccia sentendo la mia affermazione. 《Certo, e io dovrei crederti》diceri sicura di se. 《Non m'interessa se tu mi creda o no》gli dico io scocciata. 《Ehy ciao Nicole, pensavo non venissi più》dice Steve raggiungendoci. 《Mi hai invitato e io ho accettato》gli dico io sorridendo. 《Ehy ciao Elizabeth》dice lui salutando la bionda affianco a me. 《Ciao Steve》dice lei incenirendomi con lo sguardo. Ma cosa vuole da me!? Percaso ha una cotta per Steve!? Sei fidanzata, cavolo! Magari, vuole solo un altro pugno, io l'accontento se lo vuole, tanto non rischio un'altra punizione. 《Io e Nicole andiamo》dice Steve risvegliandomi dai miei pensieri. 《Certo ci vediamo》dice Elizabeth andandosene camminando come se stesse ad una sfilata. Cammina sempre così, perchè non si iscrive a qualche concorso per modelle. Tanto un cervello non c'è l'ha. 《Ehy ci sei?》dice Steve sventolandomi una mano davanti. 《Si...certo!》gli dico, rendendomi conto che ero ad una festa di Steve, che lui stesso mi aveva invitato e che ora è davanti a me e mi sta parlando. È sicuramente tutto un sogno, non è la realtà. Sicuramente mi sono addormentata nell'aula di chimica mentre sconto la mia punizione. È impossibile, sto dormendo da settimane allora. 《Nicole, mi stai seguendo?》mi chiede Steve sedendosi su una sedia. 《No...scusa, ero distratta》gli dico io, sedendomi sulla sedia di fornte a lui. 《Ho visto, che tu e Nolan, siete diventati molto amici...》inizia a dire lui, offrendomi un bicchiere di coca. 《...Siete fidanzati?》a quella sua domanda quasi mi strozzo con la coca. 《No...no, certo che no》gli dico quasi urlando. 《Okay, va bene, è così strana questa domanda?》mi chiede lui. 《No, è solo che non potrei mai fidanzarmi con lui dopo quello che è successo》gli dico io. 《Certo, tua sorella, Ginevra》dice lui appoggiando la sua mano sulla mia gamba. A quel suo piccolo gesto, dei piccoli brividi invasero la mia schiena. 《Ginevra》dico io annuendo, cercando di non far notare il mio imbarazzo. 《Che ne dici balliamo?》mi chiede lui con il suo sorriso splendente. 《Non ne sono capace》gli dico io. 《È una festa, non un scuola di danza》mi dice cercando di convincermi. 《No, ti prego, non lo so fare》gli dico io. 《Come vuoi》dice lui. 《Ragazzi, venite a giocare al gioco della bottiglia?》ci chiede Elizabeth. 《Obbligo o verità?》gli chiedo io non capendo. 《No, chi viene puntato dalla bottiglia, va nell'armadio con un ragazzo per dieci minuti》dice lei annoiata. 《Va bene, Elizabeth arriviamo》gli dice Steve. E se non volessi giocare? Perchè non me l'ha chiesto? 《Vuoi giocare?》mi chiede lui. Che scema, perchè non aspetto mai! 《Si...certo, va bene》gli dico io pentendomi della mia risposta. 《Andiamo》dice lui alzandosi. 《Tu inizia ad andare, credo di aver dimenticato il telefono in bagno》gli dico io mentendo. 《Va bene》dice lui allontanandosi. Salgo al piano di sopra, dove credo ci sia il bagno. Mi scontro contro qualcosa. O meglio, qualcuno. Alzo la testa, per guardare chi è. E vedo lui...
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