Cap.21 Il nero del dolore

539 Words
•Pov. Nolan• "Io no, sono senza sentimenti, io non amero' mai nessuno, nessuna ragazza per me dura più di una notte" Queste sono le parole che ho usato, lo so, l'ho ferita, ma se ne fara' una ragione. Sono egoista? Molto probabile. Ma almeno non soffrirebbe. 《Cosa e' successo, con Nicole》 dice la voce sottile della mia sorellina Maya. 《Niente, Maya, niente di importante》. 《Non sai mentire, fratellone》si siede vicino a me sul divano. 《Nicole, ci ha creduto》 dico io a bassa voce cercando di non farmi sentire. 《Quindi non e' vero che non la ami》. 《Si che e' vero Maya》. 《Comunque sia mio caro fratellone, tu non ha mai guardato nessuna, come guardi lei》 dice Maya, lasciandomi da solo in salotto, a rimuginare sulle sue parole. Non ho mai creduto nell'amore, ho sempre pensato che fosse tutto una stupida cazzata. L'anima gemella, una stupida idea di amore che si sono fatti i ragazzi single, che aspettano ancora l'amore come nei film. Pensavo l'amore rendesse deboli, e io non sarei mai stato debole. Finche' non ho incrociato i suoi occhi. Lei, l'unica ragazza, che mi ha fatto cambiare idea sull'amore. E proprio per questo, che non posso confessarle il mio amore. con me, a suo fianco, avrebbe continuato a soffrire. E se scoprire il vero motivo del mio avvicinamento, non mi rivolgerebbe neanche piu' la parole. Forse, cosi' potro' di nuovo incrociare i suoi splendidi occhi azzurri come le onde del mare, senza il disprezzo da parte sua. Quel giorno, in quell'aula di chimica. Facevo finta di non conoscerla. Ero lì di proposito. Già, ero lì di proposito. Mi ero cacciato nei guai, dopo aver saputo che Nicole sarebbe stata in punizione. Non è stato molto difficile, ho fatto a botte, con un ragazzino, non sapevo neanche chi fosse. E grazie la mia condotta, il preside mi ha dato tre ore di punizione. "Una ragazza che mi piace c'è, ma lei non mi calcola neanche di striscio". Mi ero perso nei suoi occhi. Andavo in giro, sempre con quelle ragazze perfettine, che curano ogni loro movimento, abbigliamento, il loro viso. Mentre lei è l'opposto. Aveva un jeans nero, con una felpa enorme con una costellazione, e delle sneakers nere. Si muoveva come un elefante. Forse, non dovrei dirlo. Ma ogni suo movimento, faceva cadere qualcosa. Dio, è perfetta. Con quelle sue lentiggini a ricoprirle le guance. Alla festa di Steve, mentre tutte le ragazze erano vestite tutte attillate, e con le minigonne. Lei, aveva vergogna per quel poco di pelle scoperta. Lei, è coraggiosa e timida allo stesso tempo. Può darti un pugno e subito dopo un abbraccio. Per te c'è sempre. E io sono uno stupido. L'ho fatta scappare. Se sapesse della lista, e che lei è sua sorella ne fanno parte. E che io ne sono partecipe. La parderei. E per sempre. Senza ritorno. Forse, l'unico modo, per avere una speranza, di rivederla. E andarmene di qui, per un pò. Già, forse è meglio così. Finirò le superiori e andrò al college. Via di qui. Lo faccio solo per lei. Per Nicole Robinson. Per non farla soffrire.
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