Quando Elisabetta scomparve

272 Words
Quando Elisabetta scomparve Quando Elisabetta scomparve per me fu una sorpresa. Fui messa davanti all’evidenza che la mia amica non era la persona che avevo immaginato. Possiamo considerare la mia giovane età una giustificazione sufficiente per una valutazione tanto sbagliata? In fondo è un errore comune formarsi un’idea delle persone prima di averle conosciute bene e, nel momento in cui ci accorgiamo di quanto siano diverse rispetto al modello che abbiamo in testa, siamo indotti a pensare che siano loro a essere cambiate, oppure che ci abbiano ingannato, per catturare la nostra buona fede. A pensarci bene questo è un comportamento assolutamente normale. Tutti cerchiamo di apparire migliori di quello che siamo. Tutti tentiamo di minimizzare i nostri difetti, di nascondere le pecche, di mostrare solo il lato positivo. Elisabetta non aveva fatto nulla per nascondere la sua vera natura, le sue abitudini, le sue frequentazioni. Forse ero stata tratta in inganno dal suo aspetto angelico; l’avevo considerata come una sorella maggiore, mi ero fidata. Non avevo capito. Non mi consideravo una sprovveduta, ma forse la vita non mi aveva ancora insegnato abbastanza. Per questo, quando Elisabetta scomparve, per me fu una vera sorpresa. Ma ora tutto questo non ha nessuna importanza, ora che la terra sta per restituire il suo corpo, ora che la sua tomba improvvisata, scavata in fretta sul limitare del bosco, sta per essere aperta. Il terreno che copre il bel volto, il seno bianco e generoso, la pelle di latte, sta per essere rimosso e finalmente si potrà dare una sepoltura degna ai suoi poveri resti e chi l’ha amata la potrà piangere e chi l’ha uccisa dovrà pagare il suo debito.
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