23 luglioI mostri diurni mi facevano persino più paura di quelli notturni. Capitava che, improvvisamente durante un qualsiasi momento della giornata, mi sentissi attanagliato da una paura fottuta e immotivata, da un’angoscia inspiegabile che mi contorceva l’anima sino a lasciarmi senza forza. Il mio cervello assecondava spesso quella paura, concentrandola e facendola diventare un pensiero fisso; era in questo modo che diventava parte della mia giornata, sempre presente qualsiasi cosa facessi; salvo poi, apparentemente senza motivo, sparire così come era arrivata. Vi chiederete: paura di cosa? Da cosa dipendeva? Era accaduto qualcosa? La risposta a queste domande banali è altresì estremamente complicata, non ho mai capito come si generassero quelle angosce, anche se sapevo che i motivi

