19 ottobre«Marra!». Vertigine. “Che palle! Ma adesso che vuole questo, nemmeno il tempo di arrivare”. «Ah, eccoti qua», disse Silvestri agitando le braccia; l’estate era ormai lontana e, con il passare del tempo, anche il colorito del capo era andato sbiadendo. «Appena si farà viva Arianna venite subito da me», fece agitando il dito indice tra me e la sedia vuota di lei. «Buongiorno Silvestri; va bene, veniamo immediatamente», risposi io che, nel frattempo, ero rimasto immobile con la giacca in mano pronta per essere appesa: «Buongiorno Carlo; s’è vista Arianna stamattina?». «Sì credo sia andata un attimo in bagno», rispose lui mentre sgranocchiava qualcosa di “sbricioloso” (lo dedussi guardando la sua scrivania). Dopo qualche istante arrivò: «Ohi Fulvio, ciao. Andiamo a prenderci il

