CAPITOLO XIV“Come dire che brancolate nel buio?” azzardò Serravalle portando una bottiglia di Calvados e piazzandola al centro della scrivania. Frase di rito, da fiction, che non fece assolutamente piacere a Falsopepe già abbondantemente provato dalle recenti vicende. Le sue folte sopracciglia aggrottate, si unirono in un unico cespuglio spinoso, sopra gli occhi neri e assonnati. Il libraio versò il liquore. Il vicequestore chiese dell’acqua perché lui la mattina non beveva alcolici per via del reflusso. Andò a prenderla nella cucinetta dietro gli scaffali. “È un gran casino” ammise il commissario. “Si potrebbe cominciare da ogni parte, le ragioni per uccidere quello stronzo di giornalista di sicuro non mancano”. “Si tratta di sceglierne una. Oggi pomeriggio” intervenne il libraio Serrav

