SABATO, PRIMO POMERIGGIOArrivo in via Slataper e la trovo intasata. La sede stradale è ostruita da due ambulanze, il furgone dell’obitorio e due Tipo con le insegne della scientifica. In fondo alla lunga fila spunta Sciàta che sta uscendo da un SUV nero. Ho fatto bene a venire a piedi, mi è anche servito per metabolizzare la decina di diciamo che mi sono dovuto sorbire dal questore. Fuori dal cancello della villa un paio di agenti tengono a bada una folla di curiosi. Assi mi viene incontro. «Leardo, avete risolto il problema con la domestica?» «Sì dottore, l’hanno presa in carico gli infermieri. Se vuole vederla è nella prima ambulanza, però è già sedata e potremo interrogarla solo tra qualche ora.» Annuisco guardandomi attorno. «Fatti dire dove la porteranno, appena sarà tornata in s

