XXVI
Tito aveva detto di sì per Anna. Dopo quello che le era successo non poteva rifiutarsi di esserle accanto in un giorno così importante. Livio glielo aveva chiesto all’improvviso in ospedale e lui aveva messo tutto in sordina. Non credeva che si sarebbero sposati dopo la perdita del bambino. Pensava che Anna avrebbe voluto prendersi del tempo per elaborare il lutto. E magari ripensare anche al passato, alla loro storia. Poi mise da parte quell’ascesso egoistico che stava infettando la sua mente e decise di chiamare Anna e di accettare la proposta. Si sarebbe fatto da parte, avrebbe firmato la felicità della sua amica. Era così che doveva vederla da quel giorno in poi. Così recuperò la lucidità e compose il suo numero.
«Ciao Anna come ti senti oggi?».
«Ciao Tito male, come sempre. No
