Capitolo tre-2

2002 Words

«Aspetta! Dove stai andando? Non lasciarmi qui così! E se una bestia mi attacca? O se lo fa un altro essere?» Si fermò abbastanza a lungo da girarsi e scuotere la testa. «Non lascerò che accada, tesoro.» Lo so bene. Quel maschio era capace di tutto. Sospirò e si abbandonò ai legacci, girando per passare il tempo. Si spostava in punta di piedi, fin dove poteva arrivare, poi si lasciava andare in oscillazioni. «Adesso sei tu a farti male» disse Tomis seccamente, ricomparendo. Portava una canna sottile come quelle del letto del fiume e una manciata di piccoli frutti marroni. Li guardò dubbiosa. «A cosa servono?» Si batté la canna contro alla gamba. «Penso che tu possa immaginare.» Strinse il sedere. Ahia. La canna avrebbe fatto male. Non peggio dei pestaggi di Thurn, il suo ex padrone,

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