Prologo
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Prologo
Aria
Non posso farlo, Aria. Voglio andare via da questo mondo, da questo matrimonio combinato. Da tutto quanto.
Queste parole, pronunciate da mia sorella Gianna, diedero inizio a tutto. Portarono al mio primo tradimento nei confronti di Luca. All’epoca, non lo vidi come tale. Volevo solo aiutare lei, non ingannare mio marito.
Eppure, quando presi la decisione di aiutarla a fuggire, sapevo che avrei dovuto scontrarmi con Luca.
Tradimento.
Gli Uomini d’Onore sono sempre così veloci a definire tradimento qualsiasi obiezione. Le donne dovrebbero considerare legge la parola dei loro mariti, in particolare io, essendo sposata con il Capo.
Ma proteggere la mia famiglia, le mie sorelle e mio fratello, proteggere coloro che amo dalla dura realtà della vita nella criminalità organizzata rendeva complicato obbedire.
Pensavo che Luca avrebbe capito, pensavo che il nostro amore potesse sfidare qualsiasi cosa.
Luca non si era mai permesso di fidarsi di qualcuno o di amarlo... fino a quando non aveva incontrato me. Forse avrebbe sempre diffidato delle proprie emozioni.
Forse si sarebbe sempre aspettato qualcosa che gli avrebbe dimostrato che aveva ragione a diffidare.
E io gliene avevo dato motivo.
LUCA
Il nostro sadico padre aveva insegnato a me e Matteo numerose lezioni, con lo scopo di renderci forti e spietati per i compiti che si aspettava da noi. Odiavo quell’uomo, l’avevo odiato per tutta la vita e odiavo il fatto che avesse avuto ragione sull’unica lezione riguardo alla quale avrei voluto che si sbagliasse.
L’amore è una debolezza che un Capo non può permettersi. Ha messo in ginocchio gli uomini più forti. Le donne sono deboli e farci credere che potremmo amarle è il loro modo di manipolarci, perché per loro è l’unica maniera di ottenere potere. Non permettere a una donna di avere quel potere su di te. Tu diventerai Capo. Un Capo non può permettersi debolezze.
Aria mi aveva fatto credere che quelle parole fossero una bugia.
Con i suoi sorrisi gentili, i suoi occhi innocenti e la sua impareggiabile bellezza mi aveva adescato, e io ero caduto nella sua trappola. Ricordavo ancora quel dannato giorno.
«Tu sei buona, Aria. Sei innocente. Sono stato io a costringerti a entrare in questo mondo.» Aria si era presa una pallottola per me, aveva rischiato la propria vita per salvare la mia… che valeva molto meno della sua.
I suoi occhi blu fissavano i miei. Quegli occhi, sempre pieni di così tante emozioni che ero a malapena in grado di comprendere. «No, Luca. Io sono nata in questo mondo. E ho scelto di restarci. Nascere nel nostro mondo significa nascere con le mani già sporche di sangue. A ogni respiro, il peccato ci s’insinua sempre più in profondità nella pelle.»
Scossi la testa. «Non si può scegliere. Non c’è via di fuga dal nostro mondo. Non hai nemmeno scelto di sposarmi. Se avessi permesso a quella pallottola di uccidermi, avresti almeno potuto liberarti del nostro matrimonio.»
«Ci sono poche cose buone nel nostro mondo, Luca, e quando ne trovi una te la tieni stretta con tutta la forza che hai. Tu sei una delle cose buone della mia vita.»
Come poteva dire una cosa simile? Avevo ucciso così tante persone, e mi era piaciuto. Se Paradiso e Inferno esistevano, non c’era alcun dubbio su dove sarei finito. «Io non sono buono.»
«No, non sei un brav’uomo. Ma lo sei per me. Nelle tue braccia mi sento al sicuro. Non so perché, non so nemmeno perché ti amo, ma è così, e non cambierà.»
Chiusi gli occhi davanti all’amore che lessi nel suo sguardo. Aria mi amava. Me lo aveva già detto in precedenza. Non sapevo nemmeno come ci riuscisse, dopo tutto quello che mi aveva visto fare, e non erano neanche le cose peggiori. Quelle gliele avevo tenute nascoste. «L’amore è un rischio nel nostro mondo, e una debolezza che un Capo non può permettersi» mormorai. Una verità in cui avevo creduto per tutta la vita. Una regola secondo cui avevo vissuto. Un dogma che avevo pensato di portarmi nella tomba.
«Lo so» bisbigliò lei, rassegnata.
Non vedeva che cosa provavo? Non ci riusciva? Persino Matteo lo sapeva, malgrado avessi cercato di nasconderglielo, di nasconderlo a tutti.
La fissai, il petto gonfio di emozioni che mi spaventavano a morte. I sentimenti mi terrorizzavano, quando non c’era più niente che mi atterriva davvero. Ero sopravvissuto alla tortura e al dolore straziante, avevo torturato e inflitto dolore a mia volta, avevo visto così tanti uomini morire, molti di loro li avevo uccisi io, ed eccomi, spaventato dalle mie stesse emozioni. «Ma non m’importa, perché amarti è l’unica cosa pura della mia vita.»
Aria s’immobilizzò, gli occhi che le si riempivano di lacrime. Le lacrime e le suppliche non mi avevano mai intenerito il cuore, ma Aria toccava corde in me di cui ignoravo l’esistenza. «Tu mi ami?» domandò, gli occhi pieni di speranza e incredulità.
«Sì, anche se non dovrei. Se i miei nemici sapessero quanto conti per me, farebbero di tutto per catturarti, per ferirmi attraverso te, per controllarmi minacciando te. La Bratva ci riproverà, e anche altri lo faranno. Quando sono diventato un Uomo d’Onore, ho giurato di mettere la Famiglia davanti a tutto, e ho ribadito lo stesso giuramento quando sono diventato Capo dei Capi, ma sapevo che stavo mentendo. La mia prima scelta dovrebbe essere sempre la Famiglia. Ma sei tu la prima scelta, Aria. Brucerò il mondo se sarò costretto a farlo. Ucciderò, mutilerò e ricatterò. Farò qualsiasi cosa per te. Forse amare è un rischio, ma è un rischio che sono disposto a correre e, come hai detto, non è una scelta. Non ho mai pensato di poterlo fare, di poter amare qualcuno in questo modo, ma mi sono innamorato di te. Ho combattuto questo sentimento. Ma è la prima battaglia che non m’importa di aver perso.»
E, cazzo, quelle parole erano la verità. Avevo pensato che fossero vere. Avevo messo Aria al primo posto, l’avevo protetta, le avevo concesso cose che la mia famiglia aveva disapprovato. Avevo fatto qualunque cosa per lei, e lei mi aveva tradito. Aveva tradito il mio amore e la mia fiducia.
Amore.
Una debolezza.
Una debolezza che non mi sarei più concesso.
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