La sensazione di disagio, appena mitigata dalle digressioni sul vecchio Carson e su “Betty della cappelliera”, torna a pervaderlo. Si fa insopportabile nell’istante in cui vede materializzarsi l’ombra di qualcuno alle sue spalle. Si volta tanto di scatto da costringere la persona dietro di lui a ritrarsi con un salto. «Cerca me?» fa Leonard, con tono troppo aggressivo per un domanda così semplice. «Veramente no…» assicura un uomo sui cinquanta, piuttosto dimesso. Stempiato, corporatura modesta, abito di grisaglia che ha conosciuto tempi migliori. Camicia bianca gualcita, cravatta nera sottile, come di moda dieci anni prima, annodata troppo stretta. «Cerco l’ufficio del direttore» spiega l’ometto che, riavutosi dalla sorpresa, adesso guarda negli occhi Leonard con aria alquanto decisa. A

