Questa casseruola aveva un manico di ferro. Era questo manico che Dantès anelava di avere, e che egli avrebbe pagato, se gli fosse stato chiesto, dieci anni della sua vita. Il carceriere versava il contenuto di questa casseruola nel piatto di Dantès. Dopo aver mangiato la sua minestra con un cucchiaio di legno, Dantès lavava questo piatto, che serviva così ogni giorno. La sera Dantès pose il suo piatto per terra a mezza strada fra la porta e la tavola; il carceriere entrando mise il piede sul piatto e lo ruppe in mille pezzi. Questa volta non vi era niente da dire contro Dantès. Aveva fatto male a lasciare il suo piatto per terra, è vero, ma il carceriere aveva il torto di non aver guardato dove metteva i piedi. Il carceriere si contentò dunque di brontolare, poi guardò intorno a sé dov

