Capitolo 22 Mentre nella piana antistante alla grande porta di Reat fervevano i preparativi per quello che doveva essere l’ultimo e decisivo attacco per espugnarla, dalla parte opposta della città un aruspice, vestito di porpora, si apprestava a compiere dei riti propiziatori in prossimità di un piccolo e oscuro tempio dedicato a Serfo Marzio e Prestota Serfia. Era assistito da alcuni officianti, uno dei quali portava seco una gabbietta con all’interno una colomba. Secondo il cerimoniale, questa doveva essere liberata e il suo comportamento in volo sarebbe servito per interpretare la volontà delle due potenti divinità. Non vi erano altri safini intorno a loro, né personalità insigni, né guerrieri né semplici cittadini. Il rito si doveva compiere nella massima discrezione; nessuno all’

