Capitolo 23 Una colonna di denso fumo nero si innalzava alta nell’azzuro cielo primaverile, mentre grida di panico si diffondevano ovunque nella città. I Tusci avevano appena appiccato il fuoco alla montagna di legna secca che da più giorni era stata accumulata a ridosso dei battenti della grande porta e i Keltoi salutarono quell’evento con urla e canti di guerra. L’armata di Rasenna era schierata a debita distanza e attendeva, paziente, il momento di entrare in azione. Secondo i piani del Lucumone tuscio, quando l’enorme ariete avesse definitivamente abbattuto ciò che rimaneva della porta incenerita dal possente rogo, per primi sarebbero passati i terribili guerrieri del nord, che avrebbero fatto breccia tra gli opliti safini grazie alla loro potente forza d’urto e successivamente i T

