Capitolo 28 I giorni si susseguivano e niente ancora accadeva. La speranza dei duci Pikeni era quella di poter lasciare quella angusta gola attraversata dal turbolento fiume Nahar, prima che di essere attaccati dai suoi abitanti, i Naharca. Una volta usciti da lì, in campo aperto e senza ostacoli, se assaliti, avrebbero avuto sicuramente la meglio. Da quando erano entrati nel profondo canyon, niente era ancora successo e tutti, in cuor proprio, speravano che nulla sarebbe mutato, almeno finché non si sarebbero potuti allontanare da quei luoghi impervi, ma sapevano anche che i loro nemici non erano degli sprovveduti e che prima o poi sarebbero venuti allo scoperto. Trebon era in testa al lungo serpentone umano che avanzava, costeggiando l’imponente corso d’acqua alla loro sinistra. Er

