Capitolo dodicesimo Il barone ascoltava svogliato la lettura dei rendiconti quando Robin, scortato da due soldati e preceduto dal sergente Lambic – ci eravamo dimenticati di dire al lettore il nome – venne fatto entrare nella stanza. Il barone impose il silenzio e balzò in piedi avanzando verso i nuovi arrivati con uno sguardo che non lasciava presagire niente di buono. Il sergente guardò il barone, che con le labbra socchiuse, vibrava di collera, e gli lasciò la parola, credendo di fare un gesto gentile; ma il vecchio Fitz Alwine non era uomo da aspettare pazientemente che al sergente venisse voglia di riferire l‘accaduto e cosí d’un tratto gli assestò uno schiaffo vigoroso, quasi a dirgli: «Ti ascolto». – Aspettavo... – balbettò il povero Lambic. – Anch’io aspettavo. E secondo te ch

