E Robin si accorse che l’uomo girava a tastoni per la camera: allora, per evitare di essere scoperto, si ficcò sotto il letto. L’uomo continuava a cercare: a un tratto incespicò in una sedia e urtò la testa contro un armadio. – Maledetti mobili! – protestò. – In fede mia! Adesso mi siedo per terra. Seguí un lungo silenzio; Robin tratteneva il respiro. – Ma dove può essere?... – riprese lo straniero allungando le braccia e tastando il letto. – Non è a letto. Corpo del diavolo! Comincio a credere che Gaspard Steinkorf mi abbia detto la verità, quando mi ha detto: «Mastro Lindsay sta’ attento a tua figlia, che abbraccia i prigionieri cosí come io bevo un boccale di birra...» Maledetto Steinkorf!... Osare parlarmi di mia figlia in questi termini! Io gli ho fatto ringoiare le parole con un

